Giovanni Stano da Manduria…
Il pittore prediletto dal Vescovo di Lecce Gennaro Trama.
Giovanni Stano nacque a Manduria il 14 giugno 1871 da Giuseppe Vincenzo e Maria Angela Passiatore. Dal 1888 al 1893, grazie al contributo di una borsa di studio assegnatagli dal consiglio comunale di Manduria, iniziò i suoi studi presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli. Giovanni visse nella città partenopea fino a ventidue anni, in questo periodo frequentò prima le lezioni di Stanislao Lista (1824-1908) e il corso di pittura di Vincenzo Marinelli (1819-1892), poi, dal 1891, le lezioni di Domenico Morelli (1826-1901) e di Filippo Palizzi (1818-1899). Le sue capacità artistiche non tardarono a farsi notare, difatti un dipinto raffigurante una Testa di vecchio fu accettato alla Promotrice di Belle Arti (1889) presieduta dal celebre Gioacchino Toma (1836-1891). Completati gli studi soggiornò a Roma per qualche tempo, prima di fare ritorno a Manduria dove realizzò una tela per la chiesa dei Padri Passionisti a Manduria.
San Gennaro, olio, Lecce-Cappella Episcopio
Intorno al 1901 potrebbe risalire il primo soggiorno leccese di Stano, durante il quale le sue opere furono sostenute dal concittadino Cosimo Palumbo. Nello stesso anno partecipò all’Esposizione di Bari, dove espose, la Piccola salentina, ricevendo un premio. Nel 1902, incoraggiato da Oronzo Sbavaglia, il giovane artista salentino si trasferì a Città del Messico, dove dimorò per sette anni.
I SS. Chiara, Biagio, Pasquale, Cristina in adorazione-
Lecce-Museo Castromediano
Durante questo periodo Giovanni svolse attività di pittore e insegnò. Conseguì in Messico un certo successo, soprattutto nella ritrattistica. Nel 1909 programmò un breve ritorno in patria per prendere in moglie Angelica Stampacchia-Bernardini di Lecce, ma, a causa di vicissitudini familiari, non potette ripartire per il Messico e si stabilì nuovamente a Lecce, dove continuò a lavorare come pittore e come insegnante.
Anziana donna con bambina-Lecce-Museo Castromediano
Dal matrimonio con Angelica ebbe due figli: Alberto e Luisa. Nella città salentina lo Stano allestì uno studio dapprima in “via della Lupa” e poi in via Roberto Visconti, presso piazza Sant’Oronzo. Stano esercitò in questo periodo anche l’attività di copista, riproducendo grandi maestri del Seicento come Rembrandt, Van Dyck e Velázquez. Dell’attività di ritrattista dello Stano troviamo un’ampia testimonianza negli scritti del Foscarini e nella documentazione rilasciata dal figlio Alberto.
Ritratto di Mons. Gennaro Trama-Vescovo di Lecce-Episcopio
Tra il 1911 e il 1928 Giovanni Stano era molto vicino all’ambiente culturale e religioso leccese, questo gli valse la protezione del Vescovo di Lecce, mons. Trama, il quale commissionò al pittore numerose opere di soggetto sacro.
Santa Chiara, San Pasquale e Santa Filomena in atto di adorare l’Eucaristia
Tra i numero dipinti dello Stano presso le chiese di Terra d’Otranto, ricordiamo la tela raffigurante i Santi Chiara, Biagio, Pasquale e Cristina in adorazione dell’Eucarestia (1911) nella chiesa di Santa Chiara in Lecce, per il quale posarono la moglie per Santa Chiara, la sorella Luisa per Sant’Agnese, il parroco Pasquale Micelli per San Nicola e Antonio Pino per San Biagio. Dalla seconda metà degli anni Venti, Giovanni Stano decise di dedicare parte della sua produzione al paesaggismo locale.
Mea culpa o Nunnu Tore-Lecce-Museo Castromediano
Alcuni episodi artistici della sua attività si intrecciarono con le vicende di regime; nel 1932, infatti, era stato insignito della Croce di Cavaliere d’Italia. Le opere realizzate in questo periodo non furono certamente immuni alle retoriche di regime, come attestano i ritratti di Achille Starace (1931) e di Benito Mussolini (1933). Gli ultimi anni di vita dell’anziano pittore non furono sereni; fatale per lo Stano fu il periodo della guerra che registrò la prigionia del figlio Alberto in Germania. Giovanni ebbe il gravoso tormento di non ricevere più notizie del figlio, un’apprensione che né condizionò la sua salute fino a condurlo alla morte il 12 gennaio 1945. Alcune opere di Giovanni Stano sono state esposte nella Mostra “Artisti in terra d’Otranto tra Ottocento e Novecento”, che si è tenuta presso il Museo Catromediano fino al 31 marzo 2008.
Giuseppe Mancarella






















