Pubblicato in: Gio, Nov 26th, 2015

Isis, Parigi, Terrore… E i bambini stanno a guardare

Dopo la strage/Ecco quello che sanno e pensano gli alunni di una Scuola Primaria: Stare insieme qui in classe ci fa diventare amici anche se siamo tutti diversi. 

PENSIERI PER PARIGI 

Cosa sanno e pensano i bambini delle stragi di Parigi, del terrorismo, dei musulmani? Lo ha chiesto una insegnante agli alunni di una terza elementare. Le loro parole sono state tra­scritte da ciascuno nel proprio quaderno. Tra le tante parole che ci inondano in questi giorni vale la pena leggere anche que­ste. Questa storia è un omaggio a tutte le insegnanti, gli inse­gnanti e dirigenti scolastici che tutti i giorni cercano di educare i nostri figli alla cittadinanza democratica e alla responsabi­lità. Questa è la buona scuola su cui dobbiamo investire per costruire un’Italia, un’Europa e un mondo migliori.

IO SO

Leonardo: so che in un Teatro a Parigi sono state uccise 100 persone

Francesca: so che ci sono 300 feriti

Giulio: so che sono morti 8 attentatori

Giorgia: so che vogliono fare altri attentati a Roma, Bangkok e Pechino

Daniele: so che a Parigi c’e­rano tante luci accese e adesso sono tutte spente: adesso sem­bra una città fantasma

Matteo: so che davanti allo stadio mentre c’era la partita Francia Germania tre Kamika­ze si sono fatti esplodere

Valeria: so che sono morti anche dei bambini

Francesca: so che la banda che ha ucciso si chiama Isis

Leonardo: so che davanti agli ospedali c’era una fila lunghis­sima di persone che volevano donare il sangue ai feriti

Toni: siccome so che sono morte 100 persone ho paura che succeda anche da noi

CHI HA COMPIUTO GLI ATTENTATI?

Giulio: Isis

CHE COS’È L’ISIS?

Maddalena: Una banda che uccide la gente

Leonardo: In questa banda c’erano tre ragazzi che veniva­no dal Belgio

PERCHÉ UCCIDONO?

Leonardo: credono che il loro Dio Allah gli dica di fare la guerra a quelli che non appar­tengono alla loro religione

Matteo: credono che la loro religione sia superiore alle altre

Youssef: sono arabi, ma non pregano

Karima: il Corano non dice di uccidere

È OBBLIGATORIO PRE­GARE?

Tutti: no

PERCHÉ?

Maddalena: no perché ognu­no ha la sua religione

Youssef: ognuno può fare quello che vuole

Karima: pregare o non prega­re è una scelta

Toni: ogni persona prega a modo suo

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C’È UN DIO CHE VALE PIÙ DEGLI ALTRI?

Tutti: no

PERCHÉ?

Giorgia: di Dio ce n’è uno solo ma ha tanti nomi

C’È UN DIO CHE DICE DI UCCIDERE LE PERSO­NE?

Tutti: no

SECONDO VOI, BAMBINI NON MUSSULMANI, TUT­TI I MUSSULMANI SONO CATTIVI O TERRORISTI?

Tutti: no

Matteo: no perché altrimenti la nostra classe non ci sarebbe più. Ci sono tante religioni diverse

Valeria: no perché non tutti i mussulmani vogliono fare la guerra

Toni: ci sono dei mussulma­ni buoni e altri mussulmani cattivi

Matteo: ho visto un video dove c’erano bambini che non andavano a scuola ma erano addestrati per la guerra

Daniele: questo non va bene perché vengono usati come armi. Loro sono deboli e gli adulti se ne approfittano

Karima: andare a scuola è un diritto di tutti i bambini

Giorgia: ogni bambino ha diritto ad avere la propria im­maginazione e i propri pensieri

Maddalena: la scuola ci ha fatto diventare amici, anche se siamo tutti diversi

Pagine a cura di Fatima Grazioli e Maria Rosaria Contaldo

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