Pubblicato in: Mer, Mar 6th, 2013

La Riflessione dell’Arcivescovo durante la Veglia per il Papa Emerito/“La Chiesa di Lecce ti vuole bene”

IL CORAGGIO DI UNA SCELTA/UNA RINUNCIA CHE MERITA PROFONDO RISPETTO

La Chiesa sta vivendo un momento difficile, gravata da richieste sociali di presunta modernità, di falso evoluzionismo e contrastata da teorie prive di ogni fondamento di Fede.

È chiamata a prendere posi­zione su istanze sociali che contrastano con i principi su cui si fonda e con i dogmi religiosi che ne caratterizzano anche la diversità da altre religioni; è pressata, altresì, a rispondere di comportamenti che si verifica­no nel suo interno.

Da cattolici dobbiamo prendere coscienza che la Chiesa non può adeguarsi alle mode per compiacerci, cedere a situa­zioni di comodo che la società promuove agevolare costumi immorali negando sé stessa e venendo meno alla guida suprema che è la Parola di Dio, fondamento da cui trae il suo indirizzo ed il suo orientamen­to.

Dio non deve compiacere a noi, siamo noi che dobbiamo compiacere a Lui, in coeren­za di fede. La saggezza che ha sempre caratterizzato gli uomini di Chiesa, il clero in toto, sicuramente guidata dallo Spirito Divino, riuscirà a trova­re la soluzione alle verosimili conflittualità interne che se, da un lato, creano stupore e critiche nell’opinione pubblica, dall’altro, vanno viste nell’otti­ca delle fisiologiche manifesta­zioni umane.

PAPA - VESCOVO

La Chiesa è sempre stata storicamente combattuta, ma ha sempre superato le sue bat­taglie e gli sferrati attacchi. Ma il coraggio ad Essa neces­sario non può non venire anche dalla forza della preghiera dei suoi stessi fedeli. “Noi Cattoli­ci” dove siamo? Noi dobbiamo essere con la Chiesa e nella Chiesa, dentro e fuori le sue mura! È importante far sentire la nostra voce in difesa di quel­la Chiesa che rappresentiamo e nel cui seno ci nutriamo di fede. Essa è sempre pronta ad accoglierci. Come Cattolici non possiamo rimanere indifferenti e farci scivolare addosso gli av­venimenti che ci coinvolgono.

È il momento di abbandonare ogni dubbio o eventuale paura, come ci esorta, in questi giorni, anche il nostro Vescovo; è importante soprattutto, non rendersi partecipi di comuni e volgari giudizi, ma stringersi intorno ai nostri. Sacerdoti e al nostro Vescovo per condividere con Loro la preghiera e guar­dare con serenità a Gesù, unico modello di vita e obiettivo del Cristiano.

Il fedele non può schierarsi nel condannare. È dovere dell’uo­mo di fede difendere i Ministri della Chiesa tanto più amabili perché sono uomini come noi, nostri fratelli e tanto più merite­voli di rispetto.

La nostra preghiera non può escludere in questo momento, il nostro Papa Benedetto XVI che ha rinunciato al Suo Mini­stero perché la sua dolcezza e mitezza, ancora più accentuate dall’età avanzata, contrastano con il rumore delle cose umane. La sua decisione è meritevole di profondo rispetto. In ragione di ciò, sicuramente pregherà per il popolo cristiano che ha servito finora.

Beatrice Cleopazzo

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