Pubblicato in: Gio, Lug 9th, 2015

Lavoro/Ingegneri… Nel Salento c’è posto

Inchiesta/Su 72 solo due contratti indeterminati 

AZIENDE DEL TERRITORIO… COSA CERCANO, COSA OFFRONO IL TURISMO CONTINUA A TIRARE

Cosa cercano le aziende salentine? E cosa offro­no? Senza avere la pre­tesa di poter esprimere una puntuale valutazione analitica per la quale occorrerebbe una ricerca approfondita con dati statistici alla mano, abbiamo volu­to comunque spiare gli annunci di lavoro comparsi su quasi un centi­naio giornali locali e già dal primo sguardo sono saltate all’occhio delle semplici considerazioni. Abbiamo letto alcuni annunci di lavoro proposti da aziende di vari settori e per diverse posizioni. Di tutto il campione, solo due annunci proponevano il contratto a tempo in­determinato, gli altri offrivano con­tratto di somministrazione; a tempo determinato; o perfino da commi­surare all’esperienza o da definire. Però, i requisiti sono chiari per tutti: dal lavoro di manutenzione a quel­lo di gestione si cercava pregressa esperienza in media di tre anni, e conoscenza della lingua inglese a più livelli a seconda del tipo di lavoro e questo conferma i risultati delle ricerche: il rapporto Excelsior/Unioncamere, ad esempio, sottoli­nea che nel 60% dei casi, i datori di lavoro indicano l’esperienza come un requisito indispensabile, mentre la richiesta della lingua inglese si potrebbe spiegare con l’ausilio dei risultati di uno studio di Isfol il qua­le afferma che una forte spinta alla riorganizzazione aziendale è data dall’internazionalizzazione, segmen­to per il quale cresce anche la richie­sta di nuove figure professionali. Per quanto riguarda il titolo di stu­dio, per il nostro campione tra le lauree spicca quella in ingegneria meccanica: “alcune aziende stanno rivedendo la propria struttura orga­nizzativa mediante l’acquisizione di competenze del tutto nuove che prima non avevano: ingegneri in­nanzitutto, da inserire nelle funzioni produttive, di ricerca e sviluppo, ma anche gestionali e di controllo (sono le figure prescelte dal 50,2% delle imprese)”Isfol e CicLavoro .

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Per le restanti offerte prese in esame non sono richieste lauree, basta il diplo­ma, però solo per un’offerta lavora­tiva su 72 è richiesta la terza media e anche tale dato è confermato dalle ricerche: nei casi di diplomati e di giovani con qualifiche professionali le percentuali dei posti di lavoro messi a disposizione sono superiori al 60% (Excelsior/Unioncamere); per i meno istruiti il tasso di occu­pazione è più basso, fino al 31,3% (Rapporto 2014 Istat). Non possiamo rilevare su un cam­pione così piccolo quali sono i profi­li più ricercati nel territorio, tuttavia basandoci sul totale degli annunci letti possiamo certamente ammettere che per ogni annuncio non viene cercato più di un profilo, tranne che per un’azienda di call center che cerca operatori telefonici e per aziende di moda che offrono lavoro ad un numero non definito di sarte, orlatrici, esperte di abiti da sposa, etc..). In prima pagina da segnalare poi i 600 profili richiesti in tutta Italia per grande distribuzione, ristorazione e servizi, soprattutto alberghieri e turistici, solo per la stagione estiva, tuttavia si tratta di un’eccezione in una precaria costante che ormai va purtroppo avanti da tempo. 

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