Pubblicato in: Ven, Gen 10th, 2014

“Le Province non spariscono. Si trasformano”

Quali gli svantaggi?

Ci sarebbero stati svantaggi nel caso dell’abolizione, ma nella tra­sformazione dell’ente provinciale così come configurato dal ddl non credo ci siano. Siamo sul binario giusto.

Come verranno redistribuite le competenze prima affidate alle province?

Vengono individuate alcune fun­zioni che rimangono di competenza della Provincia: il coordinamento, la funzione territoriale, la pianificazio­ne scolastica, l’ambiente, i trasporti. Altri compiti, ben definiti all’interno del disegno di legge, saranno trasfe­riti ai singoli comuni o, nel caso di realtà territoriali molto piccole, alle unioni dei comuni; è il caso, ad esem­pio, dell’edilizia scolastica, della ge­stione dei beni culturali o dei centri per l’impiego.

Cosa pensa di eventuali unioni dei comuni?

Credo che in questa maniera ven­ga valorizzato sempre di più l’ente comunale, che attraverso le unioni o le fusioni viene chiamato a svolgere alcune funzioni della provincia. Dal punto di vista della rappresentanza politica, dei servizi turistici e per i cittadini sarebbe utile un’unione dei comuni, ed è verso questa direzione che sta andando il futuro del Salento, che si configurerà come un territorio formato da tante città policentriche che fanno rete tra loro riuscendo a gestire in maniera coordinata e più agevole alcune questioni di interesse comune. Queste trasformazioni sono procedure graduali, l’importante è definire bene in partenza il percorso da seguire.

Pagine a cura di Grazia Pia Licheri

Pages: 1 2

Lascia un commento

XHTML: You can use these html tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

 

Gli articoli più letti