Mario Signore…Docente ed Educatore nella prospettiva del dialogo tra Saperi
L’Unico Sentiero/Uomo che sapeva ascoltare, sensibile alla Giustizia
LO SGUARDO RIVOLTO AL VANGELO UNICA FONTE DI VERITÀ
“Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio…” (Evangelii gaudium). Ho scelto di iniziare il mio scritto in ricordo dell’indimenticabile prof. Mario Signore con le parole di Papa Francesco, per esprimere, anche se indegnamente, un pensiero su di un docente, che, durante tutte le sue preziose lezioni, ha perseguito un unico “sentiero”, quello di porre al centro l’uomo, con la sua integrità, con la sua dignità spesso “schiacciata” dall’indifferenza del cosiddetto potere! L’Illustre prof., uomo di vera fede, nel suo welfare, metteva in evidenza proprio questo, sottolineando più volte la parola fraternità, che si pone da urgente sfondo all’umanità.Docente capace di renderci attenti e partecipi alle sue lezioni con lo “sguardo” sempre rivolto al Vangelo, “la verità”, ci diceva, “non è qualcosa che qualcuno ti mette in tasca, ma via.., vita..”, e, ancora.., nel Vangelo, ci diceva, “la verità è un mezzo, anzitutto è via, si ricerca ma poi si deve tradurre nella vita e nella scelta di vita!”. Queste e tante altre sono state le parole che hanno occupato la nostra mente durante e dopo le lezioni! I nostri cuori illuminati da così tanta sapienza, certi e desiderosi di rincontrarlo al più presto. L’amato prof. coniava alla perfezione la sua alta cultura con una straordinaria ironia! Docente originalissimo! Uomo che sapeva ascoltare, e sensibile alla giustizia per servire il Regno di Dio, e proprio lì voleva condurre i propri studenti! Nelle sue lezioni il messaggio era proprio questo, “camminare” sempre con Gesù Cristo nel cuore per poter così accogliere l’altro, custodirlo, amarlo per costruire insieme la Civiltà dell’Amore..! Rendiamo grazie a Dio per il dono ricevuto.
Gina De Donno – Studente
Rivoluzione Antropologica/Quella sana ironia e quel sottile umorismo
LA SUA LEZIONE CONTINUERÀ A VIVERE IN CHI L’HA CONOSCIUTO E SEGUITO
Tratteggiare la figura del Professore Mario Signore, all’indomani della sua inattesa scomparsa, non è cosa semplice. Manca la lucidità necessaria per farlo e, tuttavia, esimersi dal dedicargli un pensiero pubblico sarebbe quanto mai ingiusto. Chi era Mario Signore come accademico e filosofo non ha certo bisogno di essere rammentato. La sua lunga carriera all’interno dell’Ateneo salentino, del quale è stato anche prorettore, e le sue numerose pubblicazioni testimoniano il suo spessore intellettuale. Non tutti, però, sanno chi era Mario Signore come docente. L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Lecce ha avuto l’onore di annoverarlo tra i suoi docenti nell’ambito del corso di Economia e Teologia. La semplicità e la chiarezza espositiva con le quali affrontava i temi centrali della storia della filosofia ne facevano un maestro credibile ed un impareggiabile educatore. Quella sana ironia, quel sottile umorismo con cui discuteva dei più ardui problemi filosofici, uniti ad una sagacia e ad un acume critico fuori del comune, lo rendevano particolarmente caro agli studenti. Mario Signore era un filosofo nel senso pieno del termine: amava profondamente la verità. Questo amore contagioso si riverberava nelle sue lezioni. Uno degli insegnamenti ai quali teneva maggiormente era la necessità di operare una “rivoluzione antropologica” come antidoto al riduzionismo che rende cieche e autoreferenziali le varie discipline. Solo ponendo al centro l’uomo, le varie scienze, in primis l’economia, possono sottrarsi alla loro dimensione puramente strumentale, per acquisire un significato propriamente umano e diventare un mezzo per contrastare le ingiustizie. Ecco chi era Mario Signore: un uomo giusto, un fine intellettuale, ma soprattutto un grande maestro, la cui lezione continuerà a vivere nei tantissimi studenti che hanno avuto la fortuna di seguire le sue lezioni.
Alberto Nutricati – Studente















