Pubblicato in: Gio, Mag 14th, 2015

Matrimoni Solidali/Il Banchetto Nuziale pensando ai più poveri

L’ESPERIENZA DEI SERVIZI CATERING

SEMPRE PIÙ LE COPPIE CHE SI RICORDANO DELLA CARITAS 

“Nutrire il piane­ta” è il tema di Expo Milano 2015, la grande vetrina sull’ali­mentazione, che tra gli obiettivi ha la lotta contro lo spreco alimentare, come istanza etico-sociale legata alla vergogna della fame nel mondo e, a livello ecologico, come emer­genza nella produzione di rifiuti. La legislazione italiana già nel 2003 ha varato la cosiddetta legge del “Buon Samaritano,” n. 155 del 16 luglio, che favorisce la raccolta e la distri­buzione alimentare con garanzie igienico-sanitarie da parte delle asso­ciazioni di volontariato volte a nutrire i bisognosi. Una recente proposta del Parlamento europeo, 30 novembre 2012, dà linee guida per il recupero, la distribuzione, l’utilizzo di ali­menti a fine di solidarietà sociale. Si moltiplicano inoltre le iniziative di food sharing, condivisione di cibo, e la tecnologia viene in aiuto con app e siti contro lo spreco. Per capire come l’eccedenza di cibo venga affron­tata nell’ambito della ristorazione, soprattutto relativamente a cerimonie, in particolare matrimoni che spesso dell’immagine di abbondanza fanno un obiettivo fondamentale, abbiamo intervistato due esperti del campo a cui è stato chiesto come venga uti­lizzato il cibo avanzato in occasione di matrimoni, se ci sono coppie che esprimono la volontà di destinarlo a scopi di solidarietà e a chi. Andrea Starace Food & Bevera­ge manager di Tenuta Monacelli, struttura turistico ricettiva con una media di 40-50 matrimoni l’anno, afferma che è un trend della struttura quello di portare gli sposi ad evitare l’eccesso e a scegliere in modo equi­librato, contenendo costi e sprechi a cui sarebbero a volte tentati da una mentalità che associa la grande quantità ad un’immagine di sfarzo ed di opulenza. L’obiettivo è un ricevi­mento moderno, dinamico, risultato di un’organizzazione mirata, costruita sul singolo evento.

idee

Michele Tricari­co responsabile del catering dell’a­zienda Tried E20-Di Donfeancesco Catering & Banqueting, con una media di 60 matrimoni l’anno, riporta il dato che le coppie, già dall’incontro iniziale, si mostrano particolarmente attente all’abbondanza delle portate. Il trend dell’azienda è quello di non far mancare l’aspetto di vetrina alla gradevolezza del servizio e mirare ad un equilibrato compromesso attraver­so l’uso benefico del cibo in ecce­denza. Riguardo dunque agli avanzi, ovviamente non ciò che rimane nel piatto, ma cibo che non abbia subito contaminazioni o deterioramenti anche minimi, sigillato ed igienica­mente protetto, a Tenuta Monacelli l’eventuale surplus viene distribuito al personale o agli stessi clienti, se lo richiedano; per l’azienda “Didonfran­cesco” il cibo in eccesso è consegnato spesso ai clienti per uso personale, di solito viene richiesto il buffet di dolci, di cui fa parte la torta nuziale, per il desiderio di continuare a con­dividerlo nei giorni successivi. Circa un’esplicita richiesta degli sposi a destinare le eccedenze alla beneficen­za, ad Andrea Starace è accaduto nel corso degli anni che coppie di sposi abbiano espresso tale volontà ed i destinatari sono stati la Caritas e i centri per anziani della Parrocchia di Santa Rosa a Lecce e Casa Betania a Monteroni. Quest’anno al momento la richiesta è stata fatta da tre coppie, ma senza ancora indicare i destina­tari. Michele Triarico ribadisce che per loro non esiste un problema di sprechi perché o sono gli sposi ad individuare persone bisognose a cui fanno riferimento, oppure è l’azienda stessa ad occuparsene, rinnovando ad ogni stagione cerimoniale l’impe­gno con la Caritas; lo scorso anno il Diacono Carlo Mazzotta ritirava il giorno successivo, o addirittura la sera stessa, il cibo non consumato da distribuire ai bisognosi. I pre­supposti fanno ben sperare. Dopo le bomboniere solidali, il cibo solidale dimostra il diffondersi della mentalità di accompagnare l’inizio di una vita a due con un gesto beneaugurante di amore e solidarietà, di rispetto per l’economia e l’ecologia.

Lucia Buttazzo

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