Pubblicato in: Ven, Nov 2nd, 2012

Mons. Angiuli: credere per dare senso alla vita

L’ANNO DELLA FEDE A LECCE/È iniziato il ciclo di incontri tenuti dai vescovi della Metropolia.  Il primo è stato affidato al Pastore della chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca. 

MONS. D’AMBROSIO: UN CAMMINO PER RISCOPRIRELA BELLEZZA DELL’ESPERIENZA 

“Il Padre c’è, lo abbiamo, ed ecco che sorge la necessità di andare continuamente al cuore di Dio”.  

 

“Il primo atto con cui si perviene alla fede è dono di Dio, grazia che agisce e trasforma la persona”: martedì 23 ottobre, nella suggestiva cornice della Chiesa leccese del Rosario, mons. D’Ambrosio sottolineando il valore profondo dell’adesione all’incontro con il Signore e la conseguente gioia del credente, apre la serie di incontri con i Vescovi salentini chiamati a tenere alcune relazioni-guida nell’Anno della Fede.

L’Arcivescovo introduce la conferenza sulla paternità di Dio e la bellezza del credere, che, come ha sostenuto anche mons. Angiuli, rende la vita un autentico inno di gioia. L’iniziativa della Chiesa diocesana corrisponde così all’invito che Benedetto XVI ha voluto per approfondire in un intero anno l’adesione al messaggio cristiano e vivere la comunione con Dio nella comunità ecclesiale.

Il presule, ricordando la sua imposizione del Pallio in Piazza San Pietro, riferisce che fu proprio Benedetto XVI ad affidargli un pregnante messaggio per la Chiesaleccese: “La Bellezza della Fede trasforma in Bellezza la vita.

Per cui la vita viene colta nel suo significato più profondo, secondo quanto, a tal proposito asseriscono alcune affermazioni del Papa nel Motu Proprio Porta Fidei e confermano pure alcuni momenti di riflessione e di spiritualità vissuti dai presuli pugliesi nel loro recente Pellegrinaggio in Grecia.

La conoscenza dei contenuti da credere non è sufficiente se poi il cuore, autentico sacrario della persona, non è aperto alla grazia che consente di avere occhi per guardare in profondità la vita e comprendere che quanto è stato annunciato è la Parola di Dio”, precisa l’Arcivescovo nel fare riferimento ad alcune tappe greche dell’Apostolo Paolo, di pari passo con le parole del Pontefice contenute nel documento.

E, nel manifestare la sua gioia e gratitudine nei confronti di mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, assieme al quale gli è gradito ricordare il loro recente viaggio in Grecia, in particolare la Concelebrazione Eucaristica presso il fiume dove San Paolo battezzò Lidia a Filippi, ricorda che il Papa cita l’Apostolo: “L’esempio di Lidia, riferiscono gli Atti, è quanto mai eloquente in proposito… Paolo, mentre si trovava a Filippi, andò di sabato per annunciare il Vangelo ad alcune donne; tra esse vi era Lidia e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo”.

Si tratta di riscoprire la ricchezza della professione nel Mistero della Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, nella sua azione creatrice e salvifica nella storia.

Ed in tale contesto, nel primo appuntamento nella Basilica in cui sono conservate le venerate spoglie mortali del Servo di Dio mons. Ugo De Blasi, si è potuto cogliere la ricchezza di tale dono: Cristo Gesù ci ha fatto conoscere da vicino il dono del Padre. “Ricordo che il 19 marzo 1986 – prosegue mons. D’Ambrosio – il Beato Giovanni Paolo II, quando ancora nessuno parlava dell’assenza del Padre nella vita socioculturale, fece tale affermazione e parlò di una società senza Padri. Non si può tollerare che venga a mancare il Padre: c’è, lo accogliamo ed ecco che sorge la necessità di andare continuamente al cuore di Dio per ritornare in qualche modo rinvigoriti, rafforzati, rinati. C’è davvero un Padre per tutti”. 

Fatima Grazioli

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  1. […] Un ottimo resoconto sul sito dell’Ora del Salento < Articolo precedenteIncontri sul Simbolo della Fede Cristiana Articolo successivo > Mons. Arcivescovo Domenico Umberto D'Ambrosio Articoli più letti […]

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