Ottobre Mese del Benessere Psicologico… Nei luoghi dei giovani
Lecce/A colloquio con la Dott.ssa Loredana De Luca.
QUATTRO INCONTRI GRATUITI/Nella sede dell’Associazione, via Montello, 1 si svolgeranno altri quattro incontri gratuiti, a partire dalle 18 su temi relativi alla gestione delle emozioni, allo stile di vita, alla ricerca e mantenimento del benessere psico-fisico.
Informazione e prevenzione: le dimensioni con cui l’Unità Operativa di Lecce dell’AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso), intende contribuire all’evento “Ottobre Mese del Benessere Psicologico”, indetto dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia.
In collaborazione con Alleanza Locale della Famiglia, Cantiere Famiglia e Sanità, creato dall’Assessorato alle Politiche Familiari del Comune di Lecce, mette gratuitamente a disposizione i suoi esperti, psicologo, medico, nutrizionista, in quattro zone della città dalle 17 alle 20, per quattro giorni nel mese di ottobre, per informare ed ascoltare sui Disturbi dell’Alimentazione e del Peso.
Inoltre nella sede dell’Associazione, via Montello, 1 si svolgeranno altri quattro incontri gratuiti, a partire dalle 18.00 su temi relativi alla gestione delle emozioni, allo stile di vita, alla ricerca e mantenimento del benessere psico- fisico. La dott.ssa Loredana De Luca, psicoterapeuta, responsabile dell’AIDAP, chiarisce i termini dell’iniziativa.
Dott.ssa De Luca, come è cambiato oggi il concetto di salute?
Potrei risponderle provocatoriamente: ma è cambiato davvero il concetto di salute? Nel lontano 1948 l’OMS sostituiva al concetto di salute come “assenza di malattia” il modello bio-psico-sociale della salute come “stato di benessere fisico, mentale e sociale”. Se tutti condividiamo questa accezione della salute non si può dire la stessa cosa sul significato attribuito al concetto di benessere. Cosa s’intende di fatto per benessere nella società in cui viviamo? La fiaba che ci raccontano attraverso la pubblicità inizia e finisce quasi sempre con “I can- io posso” … inseguire e raggiungere ciò che secondo gli stereotipi condivisi e la fantasia collettiva può farmi “sentire bene”: bellezza, prestanza fisica, imperitura giovinezza, così come successo, visibilità, potere e controllo, intesi quasi come un obbligo per non sentirsi tagliati fuori dal gioco della vita.
L’illusione sta nel credere che avere tutto ciò dipenda dalla volontà di ciascuno, ma soprattutto che il benessere sia una corsa all’acquisto e non una dimensione dell’essere in armonico rapporto tra mente/corpo e contesto di relazioni sociali costruttive. Quanto fa male questa tensione verso siffatto tipo di Benessere lo dicono i dati allarmanti di Eurispes/Telefono Azzurro: in Italia Il 25% dei soggetti in età evolutiva soffre di disturbi d’ansia, mentre il 21% delle donne, con un picco tra i 12 e i 20 anni, soffre di un Disturbo dell’Alimentazione; il suicidio è tra le tre principali cause di morte sotto i 25 anni. Altrettanto sconfortanti le Proiezioni dell´Organizzazione mondiale della Sanità che per il 2020 prevedono che un adolescente su cinque soffrirà di disturbi psicologici, in particolare ansia e depressione. Io credo perciò che sia necessario e improcrastinabile implementare una cultura della salute che reinterpreti il concetto di benessere e ne ridefinisca il percorso, interrogandosi sui fondamentali bisogni dell’uomo e su quali alternative fondare lo “star bene con se stessi e con gli altri” .
La lodevole iniziativa di cui è promotrice, in qualità di responsabile AIDAP, quali ricadute si propone in un contesto di comportamenti e di abiti mentali radicati?
La salute è un diritto di tutti, assicurato ad ogni cittadino. Tuttavia, spesso si determinano delle impossibilità a fruirne pienamente, tra cui un modo di pensare che considera la prevenzione un lusso e il malessere psicologico un fatto privato: se il problema non è invalidante, risulta più semplice rinviare o rinunciare alla richiesta di aiuto. Le iniziative proposte rispondono alla nostra aspirazione di implementare un modello di sanità che lasci i luoghi della cura a favore dei luoghi del quotidiano vivere, incoraggiando giovani, adulti ed anziani ad avvicinarsi agevolmente e senza timori ad informazioni utili per la propria salute.
Come dare il massimo di sviluppo e continuità al progetto?
L’AIDAP dal 2000, da quando ha attivato la UOL (Unità Operativa Locale) di Lecce, oltre ad avere al suo interno un centro per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione e del Peso, si è adoperata per diffondere la cultura della prevenzione dei Disturbi dell’Alimentazione in particolare e del Disagio psicologico in generale, nelle scuole, nelle piazze, ovunque ci venga data la possibilità di farlo. L’AIDAP ascolta e dà “voce” al disagio anche su facebook mediante la pagina di “aidap- ragazze controcorrente”. Per dare continuità al progetto ci piacerebbe che almeno in uno dei luoghi della città frequentato dai giovani rimanesse aperto uno sportello d’ascolto e consulenza AIDAP con un laboratorio di idee per un modello di BEN – ESSERE controcorrente!
“Io ho un sogno”, affermava Martin Luther King, qual è il suo ?
AIDAP vuole scommettere su un’utopia possibile e contribuire a realizzare in Lecce quell’eutopia, che proponga la nostra Città come modello futuro, dove la sinergia delle idee e delle competenze persegua lo scopo di migliorare la qualità della vita. La sfida è cominciare a credere che insieme si possa cambiare qualcosa, se ciascuno ci mette del suo a costruire. Noi siamo pronti a scommettere con quella speranza e quella fiducia senza cui non si può dare inizio ad alcuna impresa.
Per info: 0832/244063; e-mail: aidap.le@hotmail.it
A cura di Lucia Buttazzo
















