Per strada un occhio itinerante
Police cam/Pasqualini: “Non serve a fare cassa ma a prevenire comportamenti scorretti”.
Dopo Bari e Taranto, anche l’Amministrazione leccese mostra il pugno duro nei confronti di chi non osserva le regole dettate dal Codice della strada. Lo scorso 16 settembre, in concomitanza con la riapertura delle scuole, ha fatto il suo ingresso nel capoluogo salentino la tanto discussa “Police cam”, un dispositivo pensato per consentire agli agenti di polizia di elevare multe per divieto di sosta senza scendere dall’auto di pattuglia. Una videocamera installata sul tetto dell’auto della Municipale riprenderà il mezzo in divieto di sosta, scatterà una foto e la invierà al tablet collegato all’interno dell’auto sul quale, contemporaneamente, verrà annotata luogo e ora in cui si è verificata la violazione; entro i tre mesi successivi, al trasgressore verrà notificata la multa direttamente a casa, maggiorata delle spese postali.
Ma quali motivi hanno portato l’Amministrazione Comunale leccese alla decisione di adottare un simile dispositivo? “Non è, come qualcuno ha insinuato, – precisa l’Assessore alla Mobilità, Luca Pasqualini – lo spirito di fare cassa che ha animano l’Amministrazione ad attivare il servizio, ma la volontà di prevenire comportamenti scorretti degli utenti della strada. Le infrazioni sanzionate riguarderanno i veicoli in sosta (quindi senza conducente in auto) sulle corsie preferenziali dei viali cittadini, con un positivo riscontro sulla qualità del servizio di trasporto pubblico locale”. Moti
vazioni più che valide se non fosse che, proprio nelle stesse settimane, alla diminuzione delle corse da parte dei trasporti pubblici è corrisposto un aumento del costo del biglietto. Tuttavia, se la Police cam dimostrerà la sua efficacia anche come deterrente, potremo finalmente dire addio alla leggendaria sosta dei “2 minuti”, ai parcheggi di fortuna (talvolta negli spazi riservati ai disabili) e ai furbetti della corsia preferenziale.
Vie interessate dalla Police Cam: via Alfieri, viale Marche, viale Otranto, via Cavallotti, via San Francesco D’assisi, via Garibaldi, via XXV luglio, viale Lo Re, viale Rossini, viale Japigia, viale Leopardi, via Foscolo, viale De Pietro
Nello specifico, il dispositivo consentirà di accertare dieci diverse tipologie di infrazioni al Codice della Strada: la sosta all’imbocco dei passi carrabili, in posizione di impedimento per altri veicoli, in doppia fila, alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree destinate a mercato o a carico e scarico, sulle banchine, negli spazi riservati agli invalidi, nelle aree pedonali e nelle zone a traffico limitato.
Piccole distrazioni o – bisogna ammetterlo – abituali malcostumi punibili con sanzioni dai 41 agli 84 euro. A creare disappunto, in primis, una sorta di disparità di trattamento tra i cittadini in base alla zona di residenza: al momento, infatti, il dispositivo interessa solo le vie principali del capoluogo salentino. Una scelta che, seppur dettata da motivazioni logistiche di viabilità, ha provocato il dissenso dei residenti già reduci della quotidiana estenuante ricerca di aree di sosta (anche a tempo limitato).
A tal proposito, l’Assessore Pasqualini ha voluto sottolineare che “è volontà dell’Amministrazione ampliare le aree di parcheggio anche con iniziative che si sta portando avanti con i privati ma – è bene ricordarlo – per quanto concerne la Police cam, per i residenti, nulla è cambiato rispetto a prima, in quanto il divieto di sosta sulle corsie preferenziali c’è sempre stato”. Alle critiche sulla presunta irregolarità del dispositivo, invece, l’Assessore risponde ricordando che “il sistema di videosorveglianza adottato, idoneo ad accertare e dimostrare l’avvenuta violazione, è del tutto regolare, in quanto il corretto funzionamento della strumentazione, come l’accertamento dell’assenza del trasgressore, è garantita dalla presenza degli agenti di Polizia Municipale al momento della rilevazione”. D’altro canto, in linea con quanto avviene già da diverso tempo per autovelox e tele laser, anche il sistema di rilevamento mobile tramite la police cam sarà programmato secondo un calendario liberamente consultabile.

















