Riabilitazione respiratoria: dai primi sintomi all’invalidità assoluta
L’esperto risponde/Tutti i pazienti dimessi dal reparto di pneumologia per acuti possono necessitare di trattamenti di recupero polmonare.
I programmi di Riabilitativi Respiratoria sono rivolti alla gestione di tutta la storia naturale della malattia respiratoria cronica dall’insorgenza dei primi sintomi fino alla gestione dell’invalidità assoluta conseguente alla insufficienza respiratoria cronica in fase finale. Di conseguenza i pazienti da curare variano da pazienti con modesti sintomi e lieve compromissione funzionale respiratoria a pazienti che necessitano di continua supervisione delle proprie condizioni cliniche respiratorie ma che non richiedono ospedalizzazione in reparti per acuti. Tali pazienti che non sono più acuti ma che sono ancora, instabili cronicamente cioè che richiedono continua necessità di assistenza infermieristica e monitoraggio, hanno bisogno di un trattamento ospedaliero riabilitativo in Riabilitazione Respiratoria. Tutti i pazienti dimessi dal reparto di pneumologia per acuti possono necessitare di trattamenti di Riabilitazione Polmonare per ottimizzare la diagnosi ed il trattamento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha mostrato come le malattie polmonari croniche come la Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e la Fibrosi Polmonare, siano in continuo aumento, diventando la terza causa di mortalità nei paesi occidentali entro il 2020. L’attuale posizione evidenzia come le malattie polmonari siano la quinta causa di morte nel mondo. Il motivo dell’aumento dell’incidenza della malattia risiede nel progressivo deterioramento funzionale respiratorio tipico di questa patologia che porta gradualmente alla insufficienza respiratoria acuta e cronica ed alla disabilità e all’handicap respiratorio tanto che si stima che circa il 60% della popolazione al di sopra dei 65 anni, sarà entro il 2020 affetto da una limitazione respiratoria più o meno grave con necessità di dover ricorrere ad interventi non solo farmacologici ma anche riabilitativi quali esercizio fisico ed allenamento muscolare respiratorio, e nei casi più gravi alla ossigenoterapia a lungo termine (O2LT) e alla ventilazione meccanica polmonare domiciliare (Vmd). Per il paziente con malattie polmonari croniche, in particolare la Bpco se dipendente dal ventilatore meccanico e dall’ossigenoterapia a lungo termine è importante disporre di una rete integrata di livelli assistenziali riabilitativi che si occupano di lui dopo aver superato la fase acuta della malattia.
Dopo la dimissione dal reparto per acuti il trattamento può proseguire nell’Ospedale della Riabilitazione polmonare dove vengono attuati programmi riabilitativi cioè di recupero della funzione polmonare persa,con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di questi pazienti. In pneumologia l’esigenza di creare Programmi di Riabilitazione Polmonare (Prp) all’interno di divisioni di pneumologia per pazienti acuti e di programmi di assistenza riabilitativa respiratoria è nata negli anni novanta per gestire al meglio le nuove tecnologie dell’assistenza sanitaria respiratoria quale l’ossigenoterapia a lungo termine (O2LT) e la ventilazione meccanica domiciliare a lungo termina (Vmd). La rapida evoluzione tecnologica di queste problematiche ha indotto le maggiori associazioni pneumologiche Nord Americane, Europee ed Italiane a elaborare Linee Guida di comportamento e trattamento dei pazienti affetti da malattie polmonari croniche invalidanti che praticano la ventilazione meccanica non-invasiva domiciliare e l’ossigenoterapia a lungo termine, con l’intento di ottimizzare i trattamenti che si rivelano complessi e difficili con l’obiettivo di gestire queste problematiche al meglio ed in sedi diverse dalla terapia intensiva ospedaliera. La Riabilitazione Polmonare può essere effettuata presso Ospedale Galateo di San Cesario che oggi è stato integrato all’interno del Dipartimento di Riabilitazione generale della Asl di Lecce.
Maurizio Toraldo
















