Pubblicato in: Ven, Ott 31st, 2014

Tutti i Santi/La fulgida schiera delle Santità Leccesi

Diversi sono i santi, i beati, i venerabili e i servi di Dio di cui si gloria la Chiesa di Lecce. Alcuni di essi sono nati e vissuti nella diocesi di Lecce: è il caso del Venerabile Fra’ Giuseppe Maria Ghezzi e dei Servi di Dio Suor Santina Addolorata De Pascali, Luigia Mazzotta, Mons. Nicola Riezzo e Mons. Ugo De Blasi. Altri sono leccesi di adozione. Emblematica è la vicenda di S. Bernardino Realino, vissuto a Lecce 42 anni e diventato patro­no della città mentre era ancora in vita. Le fonti raccontano che men­tre stava morendo, nell’estate del 1616, i reggitori del Municipio lo andarono a visitare “in corpo”, ossia tutti insieme, in forma ufficiale e gli fecero la sbalorditiva richiesta di voler essere il protettore della città di generazione in generazione, per sempre. Lui acconsentì, tranquillo e lieto. Lo stesso vale per S. Filippo Smaldone, la cui meritoria opera a favore dei sordomuti continua a vivere attraverso l’instancabile im­pegno delle sue Suore e per S. Pompilio Maria Pirrotti il cui zelo a favore dell’educa­zione è proseguito dai Padri Scolopi che operano nella città di Campi Salentina.

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Altri ancora sono stati a Lecce o in provincia solo di passaggio come il francescano S. Egidio Maria di S. Giuseppe, il lazzarista S. Giustino de Jacobis, divenuto poi vescovo e il vincen­ziano Venerabile Salvatore Mica­lizzi. Un discorso a parte meritano i santi “leccesizzati” ovvero quei santi che la tradizione ha reso nativi di Lecce come S. Irene da Tessalonica (ma si noti che ad Al­tamura è venerata come S. Irene da Lecce), patrona di Lecce fino al 1656, S. Biagio (della cui presunta origine leccese abbiamo riferi­to su queste colonne lo scorso febbraio), i Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, attuali patroni della città. Di costoro è difficile forni­re i cenni biografici a motivo della loro complicata posizione agiogra­fica. In conclusione, è bello notare che questi santi, beati, venerabili e servi di Dio rappresentano i diversi stati di vita, testimoniando che attraverso molteplici vie è possibile rispondere all’universale vocazione alla santità.

1. SAN BERNARDINO REALINO

* Carpi, 1° dicembre 1530

+ Lecce, 2 luglio 1616

REALINO

Laureatosi in utroque iure, svolse con integrità e saggezza gli incarichi di podestà a Felizzano e Cassine e di pretore a Castelleo­ne. Giunto a Napoli al servizio del viceré di Sicilia, nel 1564 entrò nella Compagnia di Gesù e nel 1567 fu ordinato sacerdote. Nel 1574 fu trasferito a Lecce per diri­gere un collegio per l’educazione cristiana dei giovani. Qui svolse il suo apostolato fino al giorno della morte, rifulgendo per carità e bontà. Fu beatificato il 12 gennaio 1896 e canonizzato il 22 giugno 1946. Le sue reliquie sono venera­te nella Chiesa del Gesù a Lecce.

2. SAN POMPILIO M. PIRROTTI

* Montecalvo, 29 sett. 1710

+ Campi Sal., 15 luglio 1766

SAN POMPILIO

Entrato a sedici anni nell’Ordine dei Padri Scolopi, emise la profes­sione solenne il 25 marzo 1728. Il 20 marzo 1734 fu ordinato sacer­dote. Dopo tredici anni di insegna­mento in varie case dell’Ordine, si dedicò alla predicazione e alla confessione. Nel 1765 fu manda­to a Campi dove si distinse per pietà e carità. Fu beatificato il 26 gennaio 1890 e canonizzato il 19 marzo 1934. I suoi resti mortali riposano a Campi.

3. SAN EGIDIO di S. GIUSEPPE

* Taranto, 16 novembre 1729

+ Napoli, 7 febbraio 1812

S. Egidio Maria

Di umili origini, dimostrò fin dalla più tenera età una fede straor­dinaria. Dopo aver lavorato per aiutare la propria famiglia, presto privata delle cure paterne, entrò nell’Ordine Francescano dei Frati Minori di Galatone il 27 febbraio 1755. Compiuto il noviziato, dimo­rò nel Convento di S. Maria delle Grazie in Squinzano, donde fu tra­sferito al Convento di S. Pasquale a Chiaia in Napoli. Illustre per virtù, semplicità di vita e miracoli, fu beatificato il 5 febbraio 1888 e canonizzato il 2 giugno 1996.

4. SAN GIUSTINO DE JACOBIS

* San Fele, 9 ottobre 1800

+ Eidale, 31 luglio 1860

San Giustino

Entrato nella Congregazione della Missione nel 1818, fu ordinato sacerdote a Brindisi il 12 giugno 1824. Dopo aver trascorso un certo tempo nella cura di anime a Oria e Monopoli, divenne Padre Provinciale prima a Lecce dal 1834 al 1836 e poi a Napoli, dove si dedicò alla cura dei malati di colera. Nel 1839 si recò in Africa. Nominato Prefetto Apostolico, fu consacrato Vescovo a Massaua il 7 gennaio 1849. Nonostante la pri­gionia, l’esilio e altre persecuzioni pose le basi della Chiesa cattolica etiope. Fu beatificato il 25 luglio 1939 e canonizzato il 26 ottobre 1975.

5. SAN FILIPPO SMALDONE

* Napoli,27 luglio 1848

+ Lecce, 4 giugno 1923

SMALDONE

Mentre era ancora studente di teologia si dedicò all’assistenza dei sordi. Ciò provocò il passaggio dalla diocesi di Napoli a quella di Rossano Calabro. Rientrato a Napoli fu ordinato sacerdote il 23 settembre 1871. Trasferitosi a Lecce nel 1885, si distinse come direttore dell’Istituto per sordi e fondatore delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. È stato procla­mato beato il 12 maggio 1996 e iscritto nell’albo dei santi il 17 ottobre 2006. Le sue spoglie riposano nella Chiesa di Maria SS. Madre di Dio a Lecce.

6. VEN. SALVATORE MICALIZZI

* Napoli, 5 novembre 1856

+ 14 ottobre 1937

Micalizzi

A 20 anni nel 1876, entrò a far parte del “Chiericato interno”, presso la Casa della Missione di Napoli. Fu ordinato sacerdote il 23 settembre 1882 e per due anni fu impegnato nel ministero sacer­dotale a Napoli,. Dimorò presso la Casa di Napoli, di S. Vito dei Normanni, di Lecce, di Bari e di Taranto, nella carica di superiore. Ma la sua ‘specializzazione’ erano gli esercizi spirituali al clero. Il 16 dicembre 2006 è stato promulga­to il decreto sulle virtù eroiche.

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