Pubblicato in: Dom, Lug 1st, 2012

Un forte impegno contro l’usura

Parte l’attività del Centro Ascolto con qualificati esperti volontari.

Non si eroga denaro ma si favorisce l’accesso al credito.

Le vittime dell’usura entrano “in una sorta d’inferno dove saltano i rapporti umani, la fiducia, la stima”, cadendo in “sabbie mobili da cui una volta entrati, è difficile uscirne”.

Così l’Arcivescovo di Lecce, Domenico Um­berto D’Ambrosio, ha spiegato la scelta della diocesi di dare vita ad un centro per “aiutare le vittime di questa piaga a trovare le soluzioni per venir fuori da situazioni che tormentano la vita”. La Chiesa, ha spiegato il presule, ha il “compito ineludibile” di “vincere il male promuovendo il bene”; perciò “siamo convinti di essere chiamati ad arginare, per quanto ci è possibile, ogni disa­gio economico e a denunciare le tante situazioni di ingiustizia e di sfruttamento economico, in particolare la triste piaga dell’usura”. Ecco per­chè, ha spiegato D’Ambrosio, abbiamo promos­so “un comitato di ascolto formato da persone competenti in materie economiche, giuridiche, bancarie”. Il centro opererà secondo le linee gui­da della Consulta nazionale antiusura, con tanti professionisti a disposizione più volte a settima­na presso la chiesa delle Alcantarine, nella sede dell’arciconfraternita della Provvidenza.

“L’istituzione a Lecce della Fondazione an­tiusura ad iniziativa della diocesi – ha spiegato il magistrato Elio Romano, delegato dell’arcive­scovo al progetto – non solo dà lustro al nostro territorio, ma soddisfa anche un’esigenza pratica di prossimità”. “La Fondazioneopera con asso­luta discrezione, mettendo al centro l’uomo – ha continuato Romano -. Non eroga direttamente denaro, ma è vicina alle vittime e alle loro fa­miglie, adoperandosi presso le banche conven­zionate, e fornendo le garanzie necessarie per l’accesso al credito”.

 Salvatore Scolozzi

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