Un forte impegno contro l’usura
Parte l’attività del Centro Ascolto con qualificati esperti volontari.
Non si eroga denaro ma si favorisce l’accesso al credito.
Le vittime dell’usura entrano “in una sorta d’inferno dove saltano i rapporti umani, la fiducia, la stima”, cadendo in “sabbie mobili da cui una volta entrati, è difficile uscirne”.
Così l’Arcivescovo di Lecce, Domenico Umberto D’Ambrosio, ha spiegato la scelta della diocesi di dare vita ad un centro per “aiutare le vittime di questa piaga a trovare le soluzioni per venir fuori da situazioni che tormentano la vita”. La Chiesa, ha spiegato il presule, ha il “compito ineludibile” di “vincere il male promuovendo il bene”; perciò “siamo convinti di essere chiamati ad arginare, per quanto ci è possibile, ogni disagio economico e a denunciare le tante situazioni di ingiustizia e di sfruttamento economico, in particolare la triste piaga dell’usura”. Ecco perchè, ha spiegato D’Ambrosio, abbiamo promosso “un comitato di ascolto formato da persone competenti in materie economiche, giuridiche, bancarie”. Il centro opererà secondo le linee guida della Consulta nazionale antiusura, con tanti professionisti a disposizione più volte a settimana presso la chiesa delle Alcantarine, nella sede dell’arciconfraternita della Provvidenza.
“L’istituzione a Lecce della Fondazione antiusura ad iniziativa della diocesi – ha spiegato il magistrato Elio Romano, delegato dell’arcivescovo al progetto – non solo dà lustro al nostro territorio, ma soddisfa anche un’esigenza pratica di prossimità”. “La Fondazioneopera con assoluta discrezione, mettendo al centro l’uomo – ha continuato Romano -. Non eroga direttamente denaro, ma è vicina alle vittime e alle loro famiglie, adoperandosi presso le banche convenzionate, e fornendo le garanzie necessarie per l’accesso al credito”.
Salvatore Scolozzi















