Vigneti da riconvertire? Ci sono i fondi

Ocm 2014/Il bando dell’Unione Europea per ristrutturare le piantagioni e ottenere vini di alta qualità.

Anche quest’anno si aprirà l’Ocm 2014, il bando utile per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Come ogni anno, i coltivatoti e produttori vinicoli, avendo i giusti requisiti, possono usufruire del bando in fase di emanazione che consiste nel finanziare coloro che hanno intenzione di abolire ed espiantare o anche ristrutturare vecchi vigneti, con lo scopo di migliorarne la qualità di produzione. Tutto ciò permette al produttore di migliorare le tecniche di gestione del vigneto, modificando le forme di allevamento o le strutture di sostegno di un vigneto. Tutto comincia negli anni ’60, quando il mercato del vino inizia a svilupparsi in modo considerevole tra le diverse nazioni e si assiste ad un notevole incremento della produzione.

L’Europa, allo scopo di gestire al meglio questo fenomeno di rapida crescita e arginare gli inevi tabili effetti collaterali, come sovrapproduzioni e consumi stagnanti, decide infatti di assumere un maggiore controllo nel settore vitivinicolo. Nasce così nel 1962 l’Organizzazione Comune dei Mercati (Ocm) del vino. L’obiettivo principale è quello di incrementare la competitività dei produttori vinicoli, adeguando la produzione alle varie esigenze del mercato. Questo viene fatto attraverso una sempre maggiore sostituzione di vecchi vigneti che permettono ai viticoltori di produrre uve di qualità a prezzi competitivi per il mercato.

Tutto ciò, ha permesso ai produttori di tutte le regioni italiane di migliorare il proprio prodotto anno dopo anno, di entrare e competere nei mercati europei e mondiali con risultati sempre più soddisfacenti producendo vini di notevole qualità.

Si raggiungeranno quindi gli scopi programmati dalla Regione di “equilibrare il mercato vitivinicolo, permettendo di destinare il bilancio a misure più positive e dinamiche” e di “adattare la produzione ad un mercato che chiede maggiore qualità sempre più crescente”. È evidente che ormai i nostri vini hanno raggiunto un apprezzamento nazionale e addirittura mondiale e che si tratta di consolidare l’attuale momento molto favorevole a livello internazionale.