Giornata del Seminario Diocesano/La Casa delle Vocazioni
Papa Francesco/Orientare la Pastorale Vocazionale accompagnando i giovani su percorsi di Santità.
Il Messaggio dell’Arcivescovo…
PREGARE PER IL SEMINARIO AVVICINA AL SIGNORE
San Giovanni Paolo II nella Pastores Dabo Vobis scriveva a proposito dei Seminari Minori: “Essi sono chiamati a custodire e far svolgere il germe della Vocazione sacerdotale, affinché gli alunni la possano facilmente riconoscere e siano resi più capaci di corrispondervi”.
Sotto lo sguardo di Colei che Cristo Signore ci ha lasciato come Madre: la Vergine Immacolata, vengo a chiedere a tutti voi la preghiera, la cordiale attenzione e il concreto sostegno per il nostro Seminario. La storia della nostra diocesi ci ricorda la faticosa gestazione e la realizzazione del Seminario. Sappiamo che storicamente il bel palazzo del Seminario è stato l’ultimo tassello del nostro meraviglioso scrigno che è Piazza Duomo. Sul finire dello scorso secolo il compianto Arcivescovo mons. Cosmo Francesco Ruppi, ha voluto, con il sacrificio e l’impegno gravoso della intera comunità diocesana una nuova, grande e funzionale sede, adeguata alle moderne esigenze dell’ars educandi, inaugurata e benedetta da San Giovanni Paolo II. La scarsità delle vocazioni che ha ridotto quasi al lumicino il numero degli alunni, mi ha costretto, con una decisione condivisa dall’intero presbiterio, a riportare nella storica sede di Piazza Duomo, il nostro Seminario Arcivescovile. Chissà! Forse dobbiamo parlare di corsi e ricorsi di vichiana memoria! Alunni ed educatori manifestano serenità e gioia in questo ritorno al centro della nostra vita ecclesiale. Sentono ora di essere veramente al centro della vita della comunità diocesana. Spesso ci si domanda se è opportuno mantenere in piedi l’istituzione del Seminario come il nostro. San Giovanni Paolo II nella Pastores Dabo Vobis parlando dei Seminari Minori sottolineava la loro preziosa opera educativa “finalizzata a custodire e a far svolgere il germe della vocazione sacerdotale, affinché gli alunni la possano più facilmente riconoscere e siano resi più capaci di corrispondervi” (n.63).
Ma il nostro seminario è anche il luogo, il punto di riferimento della pastorale vocazionale diocesana che offre forme di accoglienza e di formazione per quanti sono alla ricerca della risposta vocazionale da dare alla propria vita. È dunque compito di tutti noi accompagnare il cammino di discernimento di questi nostri giovani sostenendoli con la preghiera. C’è una significativa proposta per questo accompagnamento orante ed è l’iniziativa del Monastero invisibile. Il rettore del Seminario porterà a conoscenza di tutti questa forma di preghiera continua per le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa. La preghiera è il primo insostituibile segno di attenzione e di amore alle vocazioni e al Seminario. Ce la chiede il Signore Gesù: “Sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!” (Lc10,2). Questo gesto non è compito di pochi, magari degli addetti ai lavori. È compito di ogni credente che soprattutto con la preghiera collabora alla realizzazione perfetta dell’edificio spirituale che è la Chiesa viva. Pregare per il Seminario, per i nostri giovani che si preparano a vivere nella risposta a una chiamata la grande avventura del ministero sacerdotale, è opera meritoria ed è gradita e richiesta dal Signore. Da ultimo: non possiamo amando, pregando e guardando con simpatia al nostro Seminario, non sentirci impegnati, nei limiti delle nostre sensibilità e possibilità, a sostenere anche materialmente questa primaria istituzione della nostra Chiesa. Il Signore benedica tutti voi perché amate, pregate e sostenete ‘la nostra casa della vocazione’.
Lecce 29 novembre 2015, I Domenica di Avvento
+ Domenico D’Ambrosio