Pubblicato in: Gio, Mar 20th, 2014

Giulio Pagliano da Gallipoli…

Il pittore viaggiatore: tra paesaggi pugliesi e critica d’arte.

Pagliano

Pagliano G., Autoritratto, Gallipoli-Museo

Il pittore Giulio Pagliano nacque a Gallipoli il 17 marzo1882 da Bartolomeo e di Carmela Tamborino. Nel 1887, dopo aver frequentato il Seminario Diocesano di Gallipoli, si iscrisse all’Istituto di Belle Arti di Napoli. Nella capitale partenopea studiò soltanto la prospettiva; abbandonò l’insegnamento ufficiale e frequentò lo studio di Giuseppe Casciaro.

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Pagliano G., Barche a Gallipoli, Lecce-Museo Provinciale

Nei primissimi anni del Novecento si recò a Venezia dove vi si trattenne per circa un decennio. Nella città lagunare ebbe modo di partecipare ad alcune edizioni della Permanente Veneziana e proprio da questa città iniziò a viaggiare raggiungendo l’Austria, la Grecia e l’Africa.

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Pagliano G., Chiostro sotto la pioggia, 1928

Pagliano si occupò anche di decorazione e per questo motivo, nel 1911, la Granduchessa di Mechlembourg Sheverin gli commissionò alcuni lavori che il Paiano eseguì nel suo castello con grande perizia. Nel 1904 comparve un suo lavoro alla Promotrice di Napoli dal titolo Tramonto a Gallipoli, in questa occasione particolarmente apprezzato.

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Pagliano G., Marina, cm 28,5×32,8, Bari-Pinacoteca Provinciale

L’artista salentino si unì in matrimonio con donna Maria Consiglio. Nel 1923-1924 insegnò presso il regio Liceo Scientifico “C. De Giorgi” di Lecce. Pagliano prese parte a molte esposizioni: l’Esposizione Nazionale di Milano del 1906, in occasione dell’Inaugurazione del Valico del Sempione, dove presentò l’opera Sul molo; l’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Rimini del 1909, dove espose Parabola umile; la Mostra degli Artisti Pugliesi di Taranto del 1921; la prima Mostra di Artisti Pugliesi, tenutasi a Roma nel 1924, promossa dall’ente «Apulia» a beneficio degli orfani di guerra pugliesi; la prima Biennale di Lecce del 1924; la seconda Biennale d’Arte Decorativa di Monza del 1925; la quarta Biennale di Gallipoli del 1925; una Mostra Regionale d’Arte di Lecce del 1926 e molte altre.

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Pagliano G., Riflesso sulla spiaggia, 1925-28, Bari-Pinacoteca Proviciale

Nel 1922 allestì un’esposizione personale organizzata nella Sala del Circolo Canottieri di Taranto, insieme al pittore Francesco D’Amicis, in questa occasione  Pagliaro presentò alcune Marine, Paesaggi e lembi di vie. Insieme ad Agesilao Flora fondò a Gallipoli la Scuola d’Arte Applicata all’Industria, dove insegnò poi disegno.

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Pagliano Giulio – foto

Pagliano morì a Gallipoli il 21 febbraio 1932. Egli fu una figura di rilievo nel panorama culturale del Meridione italiano della prima metà del Novecento. Fu un giovane studioso e di talento e queste sue importanti qualità le profuse anche nell’insegnamento; allo stesso tempo scrisse di critica d’arte per i giornali “L’Adriatico”, edito a Zara e il “Rugantino“.

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Pagliano G., Sacrestia, 1928, Bari-Pinacoteca Provinciale

Dopo la morte di Giulio Pagliano sua moglie (donna Maria Consiglio) diede a Michele Paone gran parte dei dipinti di suo marito. Il Paone donò tutte le sue collezioni ai monaci Cistercensi del vecchio monastero di Santa Maria della Consolazione a Martano. I frati hanno intitolato a Pagliano alcuni ambienti dove, oltre ai lavori dell’artista gallipolino, è possibile vedere anche le opere di altri artisti salentini, pugliesi e napoletani. Nel 1932 fu organizzata una Mostra Retrospettiva delle opere di Giulio Pagliano, nell’ambito della Seconda Biennale di Taranto, dove furono presentate, tra le altre, le opere: Taranto di settembre, Giardini dell’Ospedale Militare, Salomè (Taranto – Collezione del Prof. Beniamino Mastrocinque).

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Pagliano G., Cortile, 1928

Alcune opere di Giulio Pagliano sono state esposte nella Mostra “Pittori pugliesi 1900-1950”, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci” di Foggia e curata da Mario Melchiorre, che si è tenuta nella galleria espositiva della Fondazione dal 16 marzo al 6 aprile 2013.

Giuseppe Mancarella

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