Il nuovo è possibile… Con la forza dell’amore
Un anno per aprire i cuori alla fiducia, generare speranza, coinvolgere nel segno dell’amore corresponsabile. Nella certezza che nel cuore di ogni uomo c’è almeno una briciola di bontà e che possiamo sentire di essere tutti, proprio tutti, radicati all’interno di quell’umanità, che, oltre alle negatività, sa costruire ogni giorno meravigliose realtà positive, raccontando alle nuove generazioni quotidiani eventi di autentica nobiltà d’animo.
Proprio nell’attuale situazione, come cittadini, dobbiamo raccogliere la sfida di continuare a coltivare la certezza che è sempre possibile mettere assieme e far prevalere quella parte del cuore che, superando l’odio, sa costruire condivisione di valori, interventi di solidarietà, ponti di diritti rispettati, a cominciare da quello della Vita e della dignità di ciascuno. Ecco l’opportunità del Giubileo per noi battezzati, la profezia della misericordia da proporre con il nostro impegno ecclesiale nelle diverse realtà civili. Certo, rimaniamo a disagio verso chi, in risposta ai crudeli attentati di Parigi, tenta di radicalizzare l’odio, di fomentare sentimenti xenofobi e anti-islamici, di limitare in modo drastico le libertà fondamentali.
E, naturalmente, nel nome della giustizia, consideriamo non più concretamente rinviabile l’idea-progetto della tanto attesa integrazione interregionale. Anche perché i dati confermano che la forbice del divario tra le regioni italiane s’allarga. L’Istat e il rapporto Svimez dei giorni scorsi documentano l’aumento della povertà nel Meridione, in quanto sono sempre più negativi i conti dei consumi, della disoccupazione e del prodotto interno lordo, che non solo non cammina con i ritmi del Nord, ma avanza sempre più lungo percorsi di crescenti negatività. E rimaniamo quasi meravigliati dinanzi a chi, nel nome dell’autentico laicismo, di fatto errata idea di laicità, cerca persino di far diventare problema la presenza del presepe nelle scuole…
È necessario, pertanto, realizzare le indicazioni del recente Sinodo ecclesiale impegnandoci per una “Chiesa in uscita” con l’obiettivo di percorrere le vie di un nuovo umanesimo animato dalla tenerezza dell’amore misericordioso e compassionevole, per “rendere – secondo la nota espressione di Papa Francesco – più evidente la missione ecclesiale di essere testimoni della misericordia”, per vivere una fede che, forte “nell’incrollabile fiducia dell’amore di Dio”, “sa radicarsi nella vita della gente”. E così non eludere l’ascolto del grido degli ultimi provocato dalle ferite di quanti invocano giustizia. Anno Santo: per essere più capaci di amare. Sapendoci già amati.
Adolfo Putignano