Pubblicato in: Gio, Nov 26th, 2015

Andar via o rimanere? Quando lo studio diventa emigrazione

Lo Sportello Unisalento….

Lo studio al tempo della crisi. Sembra il titolo di un roman­zo, ed invece è l’estrema sintesi della “Settima Indagine Eurostudent. Le condizioni di vita e di studio degli studenti univer­sitari in Italia e in Europa. Studiare all’università negli anni della crisi economica” pubblicato all’inizio di no­vembre 2015. Secondo il rapporto, gli studenti mettono in atto alcune strategie in grado di garantire un sereno percorso di studio e che possano controbilanciare il difficile momento economico. Anche se 1 su 2 sceglie di vivere la condizio­ne del pendolare, per ridurre il peso economico fatto di affitti e sostenta­mento, è anche vero che 1 studente su 3 preferisce spostarsi in atenei lontani dalla propria città di origine, questo perché viene a configurarsi come una possibile prospettiva occupazionale post-laurea, o, più semplicemente, come la possibilità di attingere a contri­buti destinati agli studenti fuori sede, a maggior ragione se con reddito basso.

logo_2

Il dato purtroppo significativo è che il fenomeno dell’emigrazione finalizzata allo studio e alla formazione interessa soprattutto studenti che dal Sud si spo­stano presso i grandi atenei del Nord. Secondo quanto riportato dal settima­nale L’Espresso (N. 36 del 10 settembre 2015, pagg. 22-24, articolo di Sabina Minardi), in base ai dati dell’Anagrafe degli Studenti del Miur, “rispetto a dieci anni fa il Sud ha perso 45 mila iscritti all’Università, mentre in alcune regioni del Nord come Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige gli iscritti sono cresciuti. Dal 2008 al 2012 la Sicilia ha perso il 19,7% degli studenti, il Molise il 18,7%, e la Puglia il 14,8%”. Un problema di non poco conto, questo. Spesso si associa erroneamente la scelta di un Ateneo extraregionale in funzione dell’offerta formativa, ma in realtà le variabili sono altre.

99

In Puglia, e nello specifico nell’Università del Salento, si ha una buona offerta formativa, tuttavia molti studenti decidono di andar fuori perché pensano che le occasioni di lavoro siano concrete. Ancora una volta, dunque, il focus della questione si concentra sulle opportunità che il no­stro Territorio (non) offre. La chiave del successo per il futuro degli studenti, e della stessa comunità, è, come ribadito a più livelli, nella promozione di una sinergia concreta che abbracci il mondo accademico e le realtà locali, per gene­rare un flusso di possibile occupazione agli studenti che dedicano anni allo stu­dio, e alla loro formazione, in prospetti­va di una specializzazione professionale che non sembra, purtroppo, trovare riscontro nel proprio Territorio.

Gilda Brescia

Lascia un commento

XHTML: You can use these html tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

 

Gli articoli più letti