Pubblicato in: Ven, Mar 13th, 2015

Verso Firenze 2015/Labortorio della Formazione

Azione Cattolica Diocesana/Un incontro sull’Umanesimo per la nostra società e il ruolo dei laici nel mondo.  

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Mentre come Chiesa Italiana ci muoviamo verso il Conve­gno Ecclesiale Nazionale, dal tema “In Cristo Gesù. Il nuovo umanesimo”, la delegazione dell’Azione Cattolica Pugliese propone un percorso per coinvolgere tutte le associazioni diocesane sul trittico “famiglia, lavoro, am­biente”, in vista del prossimo convegno regionale di giugno. Così, nell’ambito del percorso formativo diocesano, il cosid­detto “Laboratorio diocesano della formazione”, l’Azione Cattolica di Lecce ha riflettuto sul tema: “L’umanesimo per la nostra società. Famiglia, lavo­ro, ambiente. La testimonianza dei laici di Ac nel mondo”. L’incontro di domenica scorsa 8 marzo, presso parrocchia S. Filippo Smaldone di Lecce, è stato soprattutto un dialogo a più voci partendo da diverse testimonianze, con la parteci­pazione di Carmen Tessitore, Vicesindaco e Assessore alle politiche familiari del Comune di Lecce, Ada Chirizzi, della Segreteria provinciale della Cisldi Lecce, Leo Piccin­no, Presidente provinciale Coldiretti Lecce. La tavola rotonda, moderata dal presi­dente diocesano Salvatore Scolozzi, è entrata subito nel cuore del tema: l’umanesimo.

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Ripartire dall’uomo significa ripartire dalla famiglia, perché l’uomo è un essere relaziona­le – ha esordito il Vicesindaco -, che ha dedicato particolare attenzione sulla necessità di non camminare da soli, ma di puntare sull’associazionismo quale via necessaria perché le città diventino concretamente comunità. Il tarlo sempre più dilagante è il protagonismo, che ostenta proclami, sen­za che a essi seguano però azioni concrete. Essere in rete, invece, aiuta a dare risposte reali a bisogni reali, legati al territorio in cui viviamo. Solo in questo modo è possibile ten­tare soluzioni a una precarietà sempre più diffusa – come ben ha evidenziato Leo Piccinno – sottolineando come sia sempre più difficile attendersi progetti a lungo termine, soprattutto ai livelli più alti della politica, e quanto sia pertanto indispen­sabile promuovere dal basso la cura dell’ambiente e delle risorse della propria terra. Non si può rimanere fermi! è dun­que il monito in diversi modi rilanciato e che ben ha ripreso Ada Chirizzi, ribattendo, a chi afferma che quando muore la speranza inizia l’azione, che non possiamo invece non agire la speranza.

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E, citando il discorso che Papa Francesco ha tenuto a Strasburgo lo scor­so 25 novembre, ha ribadito quanto sia importante non perdere mai di vista la dignità dell’uomo e l’incoraggiamen­to, ad esso dovuto, a cercare sempre nuove vie e possibilità tra le proposte, non sempre esigue come ormai invece comunemente si ritiene, che Governo, Sindacati, Comuni, Enti cercano di promuovere in favore dell’uomo.

Ilaria Quarta

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