Festa Giò con l’impegno di “Abitare la Città”
Presenza attiva/Centinaia di giovani e giovanissimi alla kermesse che ha dato il via alle attività del nuovo anno.
“Abitare la città” è stato lo slogan della festa di quest’anno e tanti sono stati i protagonisti e i testimoni di questa Kermesse pomeridiana che ha coinvolto centinaia di giovani e di giovanissimi dell’Azione Cattolica diocesana. Certamente il primo testimone è stato il nostro Vescovo e Pastore Domenico che ha offerto a noi tutti una chiara e incisiva meditazione sul vangelo dell’anno partendo dal brano di Luca della visitazione della Vergine Maria a Santa Elisabetta e ricordando a noi tutti che il verbo “visitare” si traduce nella nostra realtà quotidiana in un “andare a vedere” quelle che sono le realtà che ci circondano. Solo chi vede l’altro è capace di trovare l’altro, di entrare nella sua vita, di farsi dono di prossimità per i fratelli. Scaturisce da questo brano, quindi, l’urgenza che deve albergare nel cuore dei giovani di vedere la realtà, la propria città, il proprio gruppo ma poi di “andare” per portare il dono di una vita nuova, trasfigurata dalla presenza di Dio, nell’incontro con chi ci sta accanto. “Accogliere” è stato il primo dei temi che ha fatto da filo conduttore alla festa e testimoni di questa prima tappa sono stati Rasa e Admin, due giovani afgani musulmani che hanno raccontato ai coetanei salentini la gratitudine che provano nei confronti della nostra nazione e in particolare della città di Lecce per l’accoglienza che ha permesso loro di integrarsi nel nostro territorio. Loro stessi in Afganistan fanno parte di un’organizzazione che aiuta e promuove i diritti dei rifugiati politici italiani e oggi vivono a Lecce l’esperienza di traduttori e intermediari per tanti loro connazionali presenti nella nostra città.
Non è mancato in questo momento un accorato appello alla pace e una preghiera per le vittime del terrore di ogni paese del mondo perché, come ci ha ricordato Rasa, in Dio siamo tutti fratelli e chi semina violenza viene meno alla propria umanità. “Andare” è stato il secondo tema della festa e testimone di questo momento è stato il nostro ex Presidente Diocesano Tonio Rollo, intervistato dai giovani del Msac come docente in merito alle riflessioni che oggi infiammano il mondo della scuola, tra le quali l’emergenza ambientale e climatica di cui tanto si sta parlando oggi a Parigi. Il nostro professore ha ricordato a tutti che la scuola non è indifferente alle tematiche ambientali e l’impegno di ciascuno nel proprio quotidiano diventa il motore per una nuova “conversione ecologica” così come ci ha detto Papa Francesco nella sua ultima enciclica. Ed è proprio da questo confronto che i giovani di Azione Cattolica hanno accolto la testimonianza degli amici del progetto Ecofesta Puglia, Roberto Paladini, Ilaria Calò e Loreta Ragone, i quali hanno raccontato la loro esperienza. Attivi nel mondo dell’associazionismo ambientale pugliese e grandi frequentatori di sagre, concerti e manifestazioni nel Salento, Loreta, Roberto e Ilaria sono i tre giovani innovatori pugliesi che, dall’osservazione della realtà e dalla ricerca di possibili modelli per ridurre l’impatto ambientale degli eventi, portano avanti questa associazione che nel concreto “ripulisce” le aree della città dopo le grandi manifestazioni come ad esempio la Notte della Taranta o la festa della Fòcara novolese differenziando i vari rifiuti e promuovendo una cultura ecologica nelle diverse feste e sagre che, soprattutto nel periodo estivo, affollano le vie e le piazze del nostro Salento. “Dall’io all’altro” è stato l’ultimo tema del pomeriggio di festa e in un video testimonianza abbiamo raccolto l’esperienza dei gestori della rinomata panineria “Dal Panetta” che ogni sera, dopo la chiusura della giornata lavorativa, lasciano fuori in uno scatolo il pane avanzato a disposizione di tutte le persone che hanno bisogno o che non hanno la possibilità di comprarlo. “Non ci sentiamo degli eroi”, ha detto uno dei gestori nella video intervista, “proviamo solo nel nostro piccolo a fare del bene a chi ha più bisogno sapendo che quel panino avanzato anziché diventare un rifiuto può diventare la cena di chi non ha nulla da mangiare”. Una bella e semplice lezione di solidarietà immediata e pratica per i tanti giovani e per noi tutti. È stato il giovane Michele Tridente, vice-presidente Nazionale dell’Azione Cattolica e responsabile nazionale del settore giovane a chiudere il pomeriggio di testimonianze ringraziando l’Azione Cattolica per questo pomeriggio di festa e augurando ai giovani di ritornare a casa portando nel cuore e nella propria vita personale la ricchezza di quanto ognuno in questa festa ha ricevuto.
Alessandro Scevola