Inaugurata la Casa della Carità/Il Card. Bertone: la vostra solidarietà luce e forza per questa Città
LA GIORNATA/Il 9 dicembre 2012 pietra miliare nella storia della Città
QUELLA GENEROSITÀ SEMPRE GRATUITA DEL BUON SAMARITANO
La Casadella Carità, a lungo sognata e tenacemente voluta dal nostro Arcivescovo, finalmente è diventata una realtà. Domenica scorsa, all’illustre presenza del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, è stata inaugurata questa importante struttura situata nel cuore del centro storico presso Corte Gaetano Stella al civico 14.
Lo svolgimento dell’inaugurazione è stato molto semplice, ma significativo. Come da programma, il Cardinale Bertone è giunto alle 10.15 dall’entrata di Corte Rodi accolto da un discreto gruppo di persone. Entrato nel cortiletto, ha salutato le maestranze e giunto nella sala d’ingresso ha ricevuto l’omaggio di una rappresentanza delle nostre Suore Benedettine guidate dalla Badessa Madre Benedetta.
Uscito poi nel cortile che si affaccia su Corte Gaetano Stella, ha ricevuto i saluti delle autorità religiose rappresentate da Mons. Bruno Musarò, Nunzio Apostolico a Cuba, Mons. Benigno Papa, Arvicescovo emerito di Taranto, Mons. Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia – Vieste – S. Giovanni Rotondo, Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, e di quelle civili.
Dunque, il nostro Arcivescovo ha rivolto all’eminentissimo Cardinale parole di ringraziamento per la sua presenza ed ha delineando la “straordinaria avventura” della Casa della Carità indicandola come “il segno dell’accoglienza che la nostra chiesa di Lecce offre agli ultimi evangelicamente primi: i poveri senza alcuna distinzione, perché trovino un luogo e una casa che li accoglie, un pane che sazi la loro fame, dei fratelli impegnati a mostrare che sulla loro strada intrisa di rifiuti, di emarginazioni, di umiliazioni, di povertà estreme, di ferite di ogni genere, c’è la disponibilità gratuita e generosa del Buon Samaritano”.
Il Segretario di Stato ha quindi risposto al saluto dell’Arcivescovo pronunciando alcune parole a braccio in cui ha sottolineato principalmente due temi: quello del dono, che si traduce nel farsi vicino, prossimo a chi soffre ed è nel bisogno e quello della gioia che ha poi più ampiamente sviluppato durante l’omelia pronunciata in Cattedrale. Infine, ha benedetto e visitato la struttura compiacendosi molto del lavoro svolto.
La manifestazione si è poi conclusa con il rendimento di grazie a Dio nel solenne Pontificale celebrato alle ore 11 in una Cattedrale straordinariamente gremita di sacerdoti e fedeli. Anche lì il nostro Arcivescovo ha rivolto all’Eminenza parole di saluto chiedendo “di portare al Santo Padre Benedetto XVI l’assicurazione della nostra preghiera costante per il suo ministero, la nostra fedeltà, la nostra obbedienza, il nostro amore forte, sicuro, generoso” e di aiutarci “ad accogliere con rinnovata fedeltàla Voce che risuoni non nel deserto ma nel profondo della nostra vita e ci muova ad essere segno coerente di fedeltà a Cristo e di servizio amorevole, delicato e premuroso ai fratelli”.
Da parte sua, il Cardinale Bertone ha tenuto una ricca omelia approfondendo, tra i tanti spunti di riflessione offerti dalla Parola di Dio della II domenica di Avvento, soltanto tre aspetti: la figura di Giovanni Battista, la gioia dell’essere cristiani e un incoraggiamento a porre al centro la carità, auspicando infine, che per intercessione di Maria Santissima possiamo “sempre camminare uniti nella fede e nella carità”. Questa visita sicuramente ci ha rinsaldati nella fede e ci ha rinvigoriti nell’impegno della carità.
Michele Giannone