Pubblicato in: Gio, Nov 26th, 2015

Festa del Ciao/L’Arcivescovo D’Ambrosio: Con voi mi sento giovane anch’io

Il Convoglio dell’Acr Diocesana a Trepuzzi. Tema dell’Anno Associativo: “Viaggiando verso Te”.

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Anche quest’anno, l’AC Dioce­sana di Lecce ha organizzato, con l’aiuto delle comunità parrocchiali di Trepuzzi, la bellissima “Festa del Ciao”. Parafrasando le parole di un noto tormen­tone musicale estivo, “per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”. Perché durante un percorso, qualunque esso sia, sarebbe impossibile camminare senza compagni d’avventura. E il tema annuale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi – ovvero “Viaggiando verso te” – ha voluto in un certo senso scommetterci. Vincendo. L’ap­puntamento tipico del mese di novembre, tenutosi ieri a Trepuzzi presso la Parroc­chia Santa Famiglia con la collaborazione delle tre comunità parrocchiali – Maria SS. Assunta, S. Michele Arcangelo e Santa Fa­miglia, testimonia quanto la gioia cristiana possa divenire davvero un passaggio di consegne, dai piccoli ai grandi. Quasi un giorno intero, dunque, scadenzato secondo orari e programmi ben precisi. Ad inizio mattinata, intorno alle 9.00, gli educatori dell’équipe – ben supportati dai giovani di AC appartenenti alle realtà parrocchiali – hanno accolto i partecipanti ballando assieme a loro gli inni dell’A­cr. Dopo i saluti del sindaco, Oronzo Valzano, e dell’incaricata regionale Acr, Eleonora Terragno, è stata la volta dei giochi a squadre, divisi per fasce d’età (6/8, 9/11 e 12/14), protrattisi fino a mez­zogiorno inoltrato.

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Tempo per una breve pausa pranzo e di nuovo in pista, pronti a riprendere le attività. Protagonista per tutto il pomeriggio, la simpatica caccia al tesoro che ripercorreva in sette tappe salienti il vissuto terreno di Gesù Cristo. Finché, prima della messa presieduta dall’Arcive­scovo di Lecce, mons. Domenico Umber­to D’Ambrosio, non è giunto il momento clou della manifestazione. Ogni gruppo, quest’anno, aveva assunto l’impegno di costruire un vagone che rappresentasse il “viaggio” che si apprestava o desiderava vivere. Ebbene, tutti i progetti, realizzati con legno e cartone, alla fine si sono legati in un unico “mezzo” di locomozione, tanto da occupare buona parte del sagrato. Tra questi, a ricevere un premio speciale (visita gratuita al Museo Storico Ferroviario di Lecce), la carrozza della Parrocchia SS. Angeli Custodi di San Pietro Vernotico, grazie al miglior messaggio comunicato. Lo stesso vescovo D’Ambrosio, inoltre, altro non poteva che “cedere” all’allegria insita dell’evento, lasciandosi contagiare dall’entusiasmo della piazza. Il pastore leccese è stato così “prelevato” da un trenino occupato dai responsabili dioce­sani di Azione Cattolica e, indossando un capello da capotreno, ha sorriso emozio­nato davanti alla numerosa presenza di pubblico: “Voi siete ragazzi senza ruggine, e con voi un po’ mi sento giovane anch’io. Vedendovi non si può non gioire. Esiste un Re che ci accoglie nella giornata odierna, ed è Gesù”. “Un Re particolare – ha poi ag­giunto nella sua omelia – diverso dai soliti sovrani della terra. Loro si fanno servire. Gesù, invece, è un Re che serve”.

Paolo Panico 

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LE COMUNITÀ PARROCCHIALI 

La Comunità Parrocchiale della Santa Famiglia, in comunione con le comunità par­rocchiali di San Michele Arcangelo e Maria SS. Assunta, hanno avuto la gioia la scorsa domenica di ospitare nella nostra città la tanto attesta Festa del Ciao Dioce­sana. Un evento questo atteso e preparato non solo dalla grande famiglia di Azione Cattolica delle tre comunità parrocchiali, ma anche dagli amici dell’Oratorio Giovanni Paolo II, dagli amici scout e da tutte le forze presenti sul territorio, quali la protezione civile e non solo! È stata insomma una bellissima festa di famiglia e di comunità dove tutti si sono sentiti protagonisti nell’accoglienza e nel servizio verso i nostri piccoli accierrini e verso le loro famiglie.

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Il sagrato della Parrocchia Santa Famiglia è diventato per una domenica il cuore di Trepuzzi e della Diocesi ed è stato bello lasciarci illuminare dai sorrisi dei quasi 900 bambini presenti che con la loro gioia e la loro vivacità hanno saputo riscaldare il nostro piazzale, nono­stante il vento burrascoso che ogni tanto soffiava forte per ricordarci l’imminente arrivo dell’inverno. Non c’è stato angolo della parrocchia o dell’oratorio che non sia stato letteralmente “invaso” dalla presenza festante dei nostri bambini, una pre­senza della quale tutti avevamo bisogno per ossigenare il cuore dopo le tristi noti­zie che purtroppo da un po’ di giorni a questa parte oscurano le nostre emozioni e alimentano le nostre paure per il futuro. L’allestimento dei tanti vagoni treno, uno più bello e creativo dell’altro, ci ha ricordato che la nostra vita e’ un viaggio tutto da condividere e da scoprire e questo viaggio è ancora più affascinante se vissuto insieme con le persone che Dio ci mette accanto. Il grazie sincero va a tutti coloro che si sono adoperati per la splendida riuscita della festa, all’equipe diocesana di Acr che ha ci ha dato la possibilità di vivere questa straordinaria esperienza e alla grande e bella famiglia di Azione Cattolica che, dai bambini agli adulti, non smette mai di stupirci e di emozionarci! 

Alessandro Scevola

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GENITORI IN GIOCO

Anche quest’anno, come ormai è consuetudine, durante le attività e le ini­ziative che animano la festa del Ciao, si è pensato ad uno spazio riservato ai genitori per avvicinarli in modo semplice ma efficace al cammino che i loro figli compiono dentro la comunità parrocchiale e l’Acr. È stato un momento di grande interesse e partecipazione. I genitori si sono messi in gioco con grande disponibilità e hanno partecipato con entusiasmo alle attività proposte: fin da subito sono emersi problemi, ansie, difficoltà educative e affettive, ma anche tante risorse, tanto bisogno di confronto, di dialogo, di scambio di idee e di esperienze.

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È stato veramente edificante intercettare il desiderio di capire, di interrogarsi e di raccontarsi in modo autentico e sincero ma , soprattutto, è emersa in modo chiaro ed evidente l’esigenza di cogliere fino in fondo l’opportunità di vivere un ‘occasione quasi unica, in un mondo come il nostro, di ascoltare e farsi ascoltare, di aprirsi nella consapevolezza di essere capiti, in un clima che fin da subito è apparso di grande cordialità e familiarità, in uno scambio generoso di consigli, suggerimenti, strategie, proposte. Decisamente la conferma di quanto sia indispensabile, oggi più che mai, offrire ai genitori spazi e tempi adeguati perché possano esprimersi al meglio. 

Angelica Lucia

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