Caritas/Cinque mense aperte anche il giorno di Natale
CASA DELLA CARITÀ
La Casa della Carità offre un servizio mensa completo e quotidiano che prevede colazione, pranzo e cena, e ospita in media ogni giorno circa 50 persone. In questo periodo di festa alcune associazioni e gruppi hanno voluto contribuire all’impegno di solidarietà. Domenica 13 è stato offerto il pranzo dal Lions Club di Lecce, il cui Presidente è il dott. Alfredo Pagliaro, mentre il 23 sarà offerto da l’Associazione Italiana Cuochi di Lecce, il giorno di Natale dalla ditta elettrica Giovanni De Giorgi di Vernole e dalla ditta Marullo Costruzioni di Calimera. Il 2-3-4 gennaio, i boy-scout Foggia1, una trentina di giovani, si metteranno a disposizione alla Casa della Carità e ai suoi decentramenti, Emmaus e San Vincenzo de Paoli, per tutti i servizi necessari, in generale. Il menù natalizio sarà prevalentemente italiano, ma non mancano, nel quotidiano, ricette estere. Gli ospiti della Casa della Carità sono italiani e stranieri, prevalentemente curdi, afgani, pachistani, siriani, palestinesi, che, a volte, propongono i loro piatti tipici, creando un ristorante multietnico e molto creativo.
SANTA ROSA
Piero della Ducata, responsabile del servizio mensa di Santa Rosa rivela che per le feste natalizie verrà offerto un “doppio secondo, molto gradito agli ospiti, e in più qualcosa in abbondanza per la sera, perchè la mensa è aperta solo di giorno, dalle ore 12”. “Abbiamo allestito un presepe”, dice, “un albero di Natale, l’ambiente e l’atmosfera di festa è certamente presente”. Per il resto, non ci saranno altre differenze rispetto agli altri periodi dell’anno, in quanto lo spirito con cui viene svolto il servizio resta identico: “il nostro servizio mensa è nato nel 2003. Durante le feste natalizie non facciamo nulla di diverso da quello che svolgiamo tutti i giorni.
Lo spirito non differenzia rispetto al resto dell’anno, è costante, di servizio, carità, incontro, rapporto, relazione, apertura, condivisione, con tutti gli ospiti. In questi ambienti partecipano persone di ogni sorta di estrazione sociale, morale, culturale, religiosa”. Piero chiama gli ospiti “amici” perché con i poveri si chiacchiera, ci si presenta. Molti sono presenze costanti, protagonisti anche nel giorno di Natale, ma “il numero esatto non si può mai sapere”, afferma Piero, “in media, varia dai 40 ai 60 amici”.
SAN LAZZARO
La mensa di San Lazzaro non è un servizio legato alla Caritas, bensì il frutto di un lavoro di comunità parrocchiale. Il parroco, don Pierino Liquori, ci spiega come funziona: “abbiamo la mensa domenicale, organizzata dalla parrocchia, nello specifico dai gruppi parrocchiali. Ogni gruppo si alterna nell’arco di due mesi e gestisce tutto, dalla spesa alla cucina al servizio ai tavoli. Ai parrocchiani si aggiungono talvolta volontari esterni alla nostra diocesi”. Per Natale don Pierino vorrebbe preparare un pranzo speciale, fuori sede, magari in un ristorante o in un Hotel. “Stiamo valutando qualche preventivo per un locale o un catering perché vorrei fare un pranzo non soltanto per i poveri ma con i poveri”. L’idea è di condividere il giorno di festa con la comunità, con chi vorrà partecipare. “Aldilà della modalità il concetto è che vorrei che tutti, cominciando da me, condividessimo con i poveri il giorno del pranzo di Natale”. Sono previsti circa 30 ospiti che, del resto, sono presenti tutte le domeniche, non solo parrocchiani poveri, ma persone senza fissa dimora, anche stranieri. Dopo il periodo delle festività natalizie verrà avviato un ulteriore servizio serale con il coinvolgimento di tutte le famiglie della parrocchia. Spiega don Pierino: “daremo un panino con un frutto e una bibita calda, come già si fa presso la comunità del Sacro Cuore e San Massimiliano Maria Kolbe”.
Pagine a cura di Fatima Grazioli