Contro lo stress, coccolarsi di più
L’esperto risponde/La Dott.ssa Campilongo: È importante condurre una vita più sana e regolare ritagliando più tempo per se stessi.
“I segnali dello stress sono vari e possono essere piccoli disturbi fisici come il mal di testa, il bruciore di stomaco; ma anche comportamentali come, la fame nervosa o abuso di alcool”.
Oggi, con molta frequenza, sentiamo parlare di stress ed è sempre in aumento il numero di persone che ne soffrono in tutto il mondo. In risposta ai piccoli disturbi fisici e ai malesseri generali, ci sentiamo dire dai medici: “sei stressato!”. Il più delle volte, invece, siamo noi stessi a procedere ad una autodiagnosi, affidando allo stress la responsabilità di ogni nostro problema, di qualsiasi entità. Quasi immediato annoverare tra le cause dello stress, la freneticità dettata dal mondo industrializzato in cui viviamo. Ma sappiamo davvero cos’è lo stress?
Il termine inglese, fu coniato per la prima volta nel 1936 dal medico austriaco, Hans Selye, prendendolo in prestito dall’ingegneria che lo utilizzava in ri ferimento alle prove di trazione, flessione e torsione a cui erano sottoposti i metalli per determinare il carico di rottura. Fu così che “il padre dello stress”, come fu battezzato successivamente Selye, portò per la prima volta all’analisi medico – scientifica ciò che egli definì la “sindrome generale di adattamento come risposta aspecifica a qualsiasi richiesta proveniente dall’ambiente”. Per approfondire e capire meglio l’argomento, ci siamo rivolti alla dottoressa Francesca Campilongo, psicologa psicoterapeuta operante nel Salento.
Dott.ssa cos’è lo stress?
Stress è una parola divenuta ormai familiare nel nostro vocabolario indica un insieme di reazioni di natura fisiologica e psichica che l’organismo mette in atto per rispondere ad una data situazione o a cambiamenti della propria vita.
Dott.ssa Campilongo perché lo stress colpisce sempre più persone?
Lo stress è uno dei fattori che caratterizza la nostra quotidianità sempre più caotica e studi dimostrano che oramai non sono solo gli adulti a soffrirne ma anche i bambini. Vivere è diventato difficile e bisogna sapersi adeguare, adattarsi a situazioni personali, lavorative, sociali, economiche…e molte volte l’individuo non riesce a rispondere a tutto questo in maniera efficace e costruttiva.
Quali sono le cause?
Le cause possono essere varie. Tra queste vi sono gli inconvenienti accidentali e temporanei come perdere le chiavi di casa o bucare una ruota dell’auto; grossi cambiamenti nella vita sia positivi (laurea, matrimonio, nascita di un figlio) che negativi (lutto, perdita del lavoro); problemi duraturi come ad esempio un lavoro precario, problemi economici o relazioni difficili. Inoltre vi sono cause fisiche (caldo, freddo, abuso di alcool e fumo), malattie organiche, cataclismi e fattori ambientali.
Quali sono i segnali da non sottovalutare per capire che siamo sotto stress?
I segnali sono vari e possono essere piccoli disturbi fisici come il mal di testa, l’insonnia, la tensione muscolare, il bruciore di stomaco; ma anche comportamentali come, ad esempio, la fame nervosa, digrignare i denti, abusare di alcool, fumare eccessivamente. Infine, vi sono anche segnali emozionali (solitudine, rabbia, pianto, paura, confusione, irritabilità) e cognitivi (mancanza di memoria, di creatività, di concentrazione).
Esiste una cura per combattere lo stress?
Si, lo stress si può curare. Naturalmente io consiglio vivamente di rivolgersi a professionisti.
Qual è la terapia da seguire?
Si può curare facendo ricorso a tecniche di rilassamento per controllare e gestire le risposte fisiologiche legate allo stress e ad una psicoterapia per imparare a gestire e modificare comportamenti disfunzionali e apprendere modalità nuove di reazione emotiva e comportamentale.
Infine la dott.ssa Francesca Campilongo ha concluso la nostra intervista ricordando che è importante condurre una vita più sana e regolare, ascoltarsi e coccolarsi di più, amarsi e ritagliarsi del tempo per sé stessi senza lasciare che la freneticità quotidiana ci travolga sempre.
A cura di Maria Latronico