Pubblicato in: Gio, Ott 8th, 2015

“I Preti di Puglia…. Pastori che profumano di popolo”

A colloquio con Don Luigi Renna, da pochi giorni Vescovo eletto di Cerignola-Ascoli Satriano, mentre tira ancora le somme della Missione Giovani a Lecce.  

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“Cambia il rettore, ma non cambia il Seminario! Ripetiamo spesso a noi stessi e ai giovani che il Seminario è un tempo, non un luogo, e il tempo, per quanto sia kairos, tempo propizio dell’azione della Grazia, è anche kronos, scorrere di giorni che si lascia alle spalle situazioni (spero mai persone!)”. 

A pochi giorni dalla conclusione della Missione Giovani che i seminaristi del Regionale di Molfetta hanno animato per die­ci giorni nelle parrocchie e nelle scuole della diocesi di Lecce, è giunta a sor­presa la notizia: il Rettore, don Luigi Renna, che ha trascorso a Lecce alcune giornate della Missione insieme con i suoi ragazzi, ha ricevuto da Papa Francesco la nomina a vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano. Giungano a lui gli affettuosi auguri per la nuova “avventu­ra” pastorale e la gratitudine di questo giornale per la sapiente collaborazione che ha prestato più in qualità di teologo mora­lista.

Mons. Renna, la notizia del­la sua elezione a vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano all’inizio del nuovo anno formativo del Seminario Re­gionale è un grande dono alla Chiesa. Come sta viven­do questi giorni da rettore-vescovo?

Cercando di coniugare la quo­tidianità dell’impegno educati­vo, che richiede di continuare ad essere presente in Seminario senza far nulla mancare per il suo buon andamento, con le tante emozioni che attraver­sano il mio cuore e le nuove relazioni che in questi giorni si stanno costruendo con la diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano. Grazie a Dio ho de­gli ottimi collaboratori che mi aiutano tantissimo ma mi sono soprattutto vicini con affetto e responsabilità.

Cosa cambia per la comuni­tà del seminario?

Cambia il rettore, ma non cambia il Seminario! Ripetiamo spesso a noi stessi e ai giova­ni che il Seminario è un tempo, non un luogo, e il tempo, per quanto sia kairos, tempo pro­pizio dell’azione della Grazia, è anche kronos, scorrere di giorni che si lascia alle spalle situazioni (spero mai persone!). Nella storia di questo Semina­rio si sono avvicendati finora 16 rettori e il 17° si inserirà in un solco già tracciato, portan­do del suo. Siamo servi non in­dispensabili, come dice Gesù…

Don Luigi, il Seminario Re­gionale anche quest’anno è ripartito dalla missione. È una precisa scelta formativa a favore di chi si prepara al sacerdozio? Qual è il bilan­cio dell’esperienza leccese?

Da alcuni anni la Missione Giovani è una scelta che per­mette ai seminaristi di “partire con il piede giusto”, che è quel­lo dell’entusiasmo di chi sa per quale motivo entra in Seminario, per imparare ad essere cioè un discepolo che annuncia il Vange­lo a tutti, proprio a tutti. Quella della Missione è inoltre una del­le iniziative previste dalla Ratio tra le esperienze di formazione alla vita pastorale. In tal sen­so l’esperienza di Lecce è stata positiva: non si può quantificare tale bene, perché è un seme che, gettato nel cuore di chi ha an­nunciato e di chi l’annuncio l’ha ricevuto, germoglierà.

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