Pubblicato in: Gio, Nov 19th, 2015

SUI PASSI DI FRANCESCO… LA CHIESA ITALIANA E LA CHIESA DI LECCE

Le ‘cinque vie’, terapie efficaci anche per il nostro Salento… 

TOCCA AI FEDELI LAICI AVVIARE LA SVOLTA 

66

Mondo secolarizzato, indifferentismo religioso, conflittualità dei rapporti, difficoltà di comu­nicazione, distanze accresciute, anonimato, violenza, disumanità… E, nelle file ecclesiali: autoreferenzialità, ripetitività di cose fatte e rifatte, pastorale di conservazione, scarso coraggio ad osare, incapacità di credere ad un rinnovamento possibile; senza tacere anche gli scandali, le controtestimonianze di noi cristiani, gli abusi di potere, e, in genere, tutto ciò che ha “frenato” la credibilità della Chiesa, che è sempre “bella sposa del Signore Gesù”. Non è possibile che siamo così inerti dinanzi a tutto questo triste scenario e che ci accontentiamo rassegnati dell’esisten­te, dicendo “si è fatto sempre così..!” oppure “cosa potrei fare io?”. Decidere di uscire e di “andare oltre”, dove ci sospinge il Vangelo di Gesù Cristo (= che è Gesù Cristo), in una tensione verso l’uomo, tensione-passione che diventa servizio; incontrare l’umano là dove si trova, in una dinami­ca di accompagnamento che tutto sa ascoltare e compren­dere. Con tristezza dobbiamo constatare che finora la nostra “pastorale missionaria” non ha prodotto grandi risultati. Il documento Cei sulla parrocchia missionaria, datato 2004, ci aveva già invitato a trasformare le nostre comunità in chiave missionaria, una chiesa di popolo, una chiesa umile e vicina alla gente…

discorso

Ora, Papa Francesco, nel discorso rivolto ai Delegati del Convegno della Chiesa Italiana, riprendendo l’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, ha scosso le nostre coscienze assopite facendoci desiderare il sapore genuino e fresco della parola che converte il cuore, la gioia dei veri discepoli che affrontano ogni ostacolo ma non si fanno fermare da nessuno nel compito di annunciare ad ogni persona la salvezza di Dio. L’uomo è la periferia verso la quale Dio stesso si reca in Gesù Cristo, per incontrarlo, sanarlo, recuperarlo nella propria dignità. L’abbondante dialogo dei laboratori al Convegno Ecclesiale di Firenze ha rimarcato la necessità per la Chiesa anzitutto di “ascoltare” ogni persona, accorciando le distanze, abbas­sandosi, toccando la carne sofferente del fratello.

00

La riforma che Papa Francesco vuole attuare, oggi, non può prescindere da questo cambiamento che richiede alla chiesa coraggio e audacia. In secondo luogo, ha spronato ad un impegno ancora più incisivo e completo nel “formare” il cristiano in maniera integrale, non solo quindi nell’aspetto dottrinale e pastorale, ma anche e particolarmente in quello spirituale. Acquisire, poi, sempre più un “volto umile”, veramente fra­terno, misericordioso, che esprima l’attenzione e la tenerez­za di Dio e di Gesù Cristo verso ogni persona. È l’opera di tutti e, in particolare, dei fedeli laici, singoli o appartenenti alle tante aggregazioni ecclesiali, essere impegnati ad umanizzare la terra, a fare la differenza, una differenza qualitativa che immetta nella città dell’uomo il cemento della carità e la forza profetica del Vangelo.

Antonio Montinaro

Pages: 1 2 3

Lascia un commento

XHTML: You can use these html tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

 

Gli articoli più letti