Il Bonus ai Docenti per l’aggiornamento. Come utilizzarlo?
Nel numero del 31 ottobre scorso, abbiamo dato notizia delle disposizioni relative alla carta del docente, dall’anno scolastico 2016/2017, ed al bonus di 500 euro, per il corrente anno scolastico, per l’aggiornamento e la formazione dei docenti. Sul proprio sito web, il Miur ha, di recente, pubblicato le faq sulle modalità di utilizzo del bonus e della carta, con valore nominale annuo di pari importo,.Riportiamo, di seguito, per esigenze di spazio, le sole risposte ministeriali, dalle quali è facile desumere il contenuto delle domande più ricorrenti dei docenti. A) L’acquisto di libri, pubblicazioni e riviste non deve essere necessariamente attinente alla disciplina insegnata, così come previsto dalla legge 107/2015, che riconosce fondamentale la formazione professionale del docente nel quadro degli obiettivi formativi, che riguardano competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità. B) Personal computer, computer portatili e notebook, computer palmari, tablet rientrano nella categoria degli strumenti informatici che sostengono la formazione continua dei docenti. Non vi rientrano smartphone e componenti parziali dei dispositivi elettronici (toner cartucce, stampanti, pennette Usb e videocamere). C) Come software acquistabili rientrano tutti i programmi e le applicazioni destinati alle specifiche esigenze formative di un docente, come ad esempio programmi che permettono di consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura e di calcolo (strumenti di office automation).
D) Non rientrano l’abbonamento per la linea di trasmissione dati Adsl, il pagamento del canone Rai o Pay tv. E) È possibile l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale. F) Si può seguire un corso on line se svolto da università, consorzi universitari e interuniversitari, Indire, Istituti pubblici di ricerca o altri enti accreditati. G) Si può seguire ogni tipologia di corso organizzato da università, consorzi universitari e interuniversitari (corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, corsi post lauream o master), orso destinato specificamente alla formazione degli insegnanti, purchè inerente alprofilo professionale. H) Si può seguire un corso per lo studio di una lingua straniera all’estero, purchè il corso venga erogato da uno dei soggetti di per sè qualificati per la formazione nella scuola, ovvero dagli “Enti culturali rappresentanti i Paesi membri dell’Unione Europea, le cui lingue siano incluse nei curricoli scolastici italiani”. I) Si può sostenere l’esame di certificazione di una lingua straniera, purchè l’esame sia promosso da uno degli Enti certificatori delle competenze di lingua straniera del personale della scuola. L) Le rappresentazioni cinematografiche, l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo non devono essere necessariamente attinenti alla disciplina insegnata. M) Non si può acquistare titoli di viaggio per la partecipazione a eventi o per viaggi culturali. Potranno essere rimborsati solo i biglietti per le “rappresentazioni teatrali e cinematografiche” e quelli per “l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo”. N) Si può seguire un corso di formazione organizzato dalla propria o da altre scuole, purché coerente “con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”. O) È possibile, inoltre, l’acquisto di strumentazioni elettroniche digitali che migliorano la sperimentazione didattica multimediale della propria scuola e realizzare un corso insieme ad altri docenti esterno al piano di formazione della propria scuola.
Antonio Ciriolo