Il nuovo Comitato per la Valutazione dei Docenti
La legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (n.107 del 15 luglio 2015), denominata dal governo “Buona Scuola”, tra le altre norme, contiene quella relativa alla costituzione, a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016, del “Comitato per la valutazione dei docenti”, che sostituisce il previgente “Comitato per la valutazione del servizio dei docenti”. Oltre alla denominazione, sono cambiati compiti, composizione e durata. Il precedente comitato era formato dal dirigente scolastico, che ne era il presidente, da 2 o 4 docenti, membri effettivi, e da 1 o 2 docenti, membri supplenti, eletti dal collegio dei docenti nel suo seno, a seconda che l’istituzione scolastica avesse sino a 50 o più di 50 docenti, e durava in carica per un anno scolastico. Il comitato, sulla base della relazione, presentata dal docente sulle esperienze e sulle attività svolte, e degli elementi di valutazione forniti dal capo d’istituto, sull’anno di formazione o sul periodo di prova, esprimeva il proprio parere ai fini della conferma in ruolo del docente neo-assunto. A richiesta del personale docente, inoltre, si pronunciava sulla valutazione del servizio per un periodo non superiore all’ultimo triennio, sempre su relazione del dirigente scolastico.
Infine, dopo una sanzione disciplinare, il dipendente che, a giudizio del comitato, avesse mantenuto condotta meritevole, poteva chiedere che fossero resi nulli gli effetti della sanzione, esclusa ogni efficacia retroattiva, ottenendo così la riabilitazione. Il nuovo comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: 1) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; 2) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti ed un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; 3) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale, tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti, sulla base dei quali il dirigente scolastico assegna annualmente il bonus per la somma appositamente stanziata sul fondo per la valorizzazione del merito del personale docente.
I criteri devono tener conto: a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica e del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. Come quello precedente, il nuovo comitato esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per i docenti e gli educatori. A questo fine il comitato, sempre presieduto dal dirigente scolastico, è composto dai tre docenti di cui al precedente punto 1) ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. Su richiesta dell’interessato, effettua la valutazione del servizio, previa relazione del dirigente scolastico. Esercita, inoltre, le competenze previste per la riabilitazione del personale docente, che ha subìto una sanzione disciplinare.
Antonio Ciriolo