Pubblicato in: Ven, Ott 23rd, 2015

Truffe e raggiri ai danni di anziani pensionati

In Abruzzo una novantenne viene de­rubata dei propri risparmi da un falso impiegato Inps: l’uomo, distinto e gentile, con la scusa di doverle consegnare un arretrato di 22 mila euro, le porta via i soldi messi da parte per il funerale. A Palermo, invece, telefonate anonime, realizzate con una voce registrata, invitano a recarsi negli uffici Inps. L’istituto replica: attenzione, è una truffa. Più vicino a noi, ad Ostuni, c’è stata invece una conclusione positiva: due pseudo ispettori dell’Inps, di origine napoletana, sono stati denunciati a piede libero dagli agenti del locale com­missariato in quanto ritenuti responsabili di tentata truffa ed altre ipotesi di reato: avevano avvicinato un anziano del posto chiedendo una somma di danaro quale contropartita per un elettrodomestico utile alla preparazione del caffè in casa. Sono alcune delle recenti notizie che dimostrano come ciclicamente si ripresenti lo spregevole fenomeno dei tentativi di truffa nei confronti di anziani pensionati, soggetti deboli e il più delle volte facilmente raggirabili. Nonostante alcune misure normative – come ad esempio lo stop ai contanti per le pensioni sopra i mil­le euro – tentino di migliorare la sicurezza in materia, ancora molte truffe vengono tentate nei confronti degli anziani. Va comunque sottolineato che la scelta di riscuotere la pensione attraverso l’accredito dell’importo su un conto corrente, su un libretto o una carta di credito, invece che allo sportello di Poste o banche, mette il pensio­nato al riparo dai rischi connessi alla circo­lazione di denaro contante.

anziani-truffa

Tempo fa sono stati diffusi dall’Inps alcuni precisi consigli ai pensionati: se una persona tenta di farsi ricevere in casa, è opportuno non far entrare nella propria abitazione chiunque si dichiari impiegato o comunque incaricato dell’Inps. Ma anche farsi dire il nome della persona, l’Agenzia Inps a cui dichiara di appartenere ed il motivo per cui si è presentata, quindi controllare telefonicamente presso la stessa Agenzia Inps l’attendibilità di tali notizie. Va infatti sottolineato che a nessun titolo i dipendenti dell’Inps sono autorizzati a ri­chiedere, accettare o consegnare a domicilio somme di denaro, né tantomeno a controllare gli importi riscossi o le banconote ricevu­te. Pertanto, chi dovesse ricevere visite a domicilio a nome dell’Inps, è opportuno che segnali ciò tempestivamente ai numeri di pronto intervento 113 e 112. Gli uffici dell’Inps e il Contact Center telefonico 803.164 (gratuito da rete fissa) sono comun­que a disposizione per chiarimenti e per fornire assistenza. Ulteriori consigli utili: usare il contante il meno possibile, soprattutto non detenere somme rilevanti in casa. Quando si fanno operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermarsi mai per strada, per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione. Anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.

Antonio Silvestri

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